Effetto smart working
In città il traffico cala del 20%

Mobilità. Dato confermato da un analogo calo dei ricavi della sosta. Per Atb una perdita di un milione di euro. Ex Gasometro pieno per metà.

Da smart working a smart traffic il passo è breve, quasi automatico. Meno 20%. Un dato che Palafrizzoni «conferma a sensazione, ma il traffico è effettivamente sceso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno» spiega Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità. Dato che Atb conferma in modo più pratico: «I ricavi dalla sosta su strada sono (purtroppo) scesi proprio del 20%» conferma il direttore generale Gianni Scarfone. «Esiste una correlazione tra numero di auto circolanti e sosta su strada, quindi la sensazione è confermata» prosegue l’assessore. Altro dato che va in questa direzione, il tasso d’occupazione del nuovo parcheggio all’ex Gasometro: alle 13, quindi a pendolarismo consolidato di un giorno feriale, c’erano 141 posti liberi sui 312 disponibili. Poco meno della metà. «Ma in questo caso la situazione è agevolata dal fatto che il piazzale della Malpensata è ancora a sosta libera» osserva Scarfone.

Ma anche questo è un effetto del Covid-19, nel senso che in zona erano previsti cantieri a catena: l’impianto polifunzionale indoor al posto del demolito palaghiaccio, poi l’ampliamento del parco della Malpensata (i due interventi sono strettamente collegati viste le dimensioni imponenti delle travi della copertura) e infine la nuova area di sosta, dalle dimensioni ridotte rispetto all’attuale. Un centinaio di posti e tutti a pagamento, come l’ex Gasometro.

Ventimila veicoli in meno

Secondo le rilevazioni della perugina Tps (Transport planning service) di cinque anni fa, nelle ore di punta a Bergamo circolano 98.500 veicoli. Toglierne il 20% vuol dire lasciarne 20 mila in garage. Dato ancora più interessante se riparametrato sui soli ingressi in città, poco meno di 60 mila al giorno: il taglio è di 12 mila veicoli.

«Chiaramente questo calo è dettato prevalentemente dallo smart working, modalità sempre più diffusa» è la considerazione di Zenoni. «L’impressione è che l’organizzazione delle giornate sia cambiata: la presenza negli uffici è maggiormente diluita, chi può la alterna con riunioni a distanza».

Anche la differenziazione dell’ingresso e uscita delle scuole su due (in qualche caso anche tre) fasce ha prodotto effetti positivi: «Nell’esame dei flussi sta venendo meno la differenziazione tra ore di punta e di morbida» commenta Scarfone: «La differenza non è più così accentuata: fino alle 10 c’è una forte presenza di studenti che poi riprende dopo mezzogiorno. Ma spalmati su un arco temporale più ampio l’effetto è diverso, nonostante le limitazioni sulla capienza». Che però essendo riferite all’80% di quella da carta di circolazione, offre un certo agio. «Alcune linee registrano un maggior carico, altre meno, ma il sistema regge bene» commenta Scarfone.

Aumentano gli incidenti in bici

Tutto bene, quindi? Non proprio. Al di là del fatto che manca ancora un quadro dei posti di lavoro persi (il che ha una certa qual incidenza sul traffico) c’è il dato degli introiti da sosta. Considerato il periodo del lockdown, durante il quale il parcheggio in città era gratuito, e la flessione in corso la perdita secca di Atb si aggira sul milione di euro a fronte dei 4 normalmente incassati.

Tornando alle scuole, «la gestione dei flussi è stata pianificata più volte nelle riunioni in Prefettura in un tavolo che ha coinvolto tutti gli attori» ricorda Zenoni, che si definisce soddisfatto dei risultati ottenuti finora. «Il traffico privato si è invece ridefinito in un modo quasi spontaneo, senza una volontà di coordinamento». Il timore era quello che le incertezze (sanitarie e non) sul trasporto pubblico portassero ad un aumento significativo di quello privato, invece i numeri finora dicono il contrario. «In molti casi si è ricorsi a mezzi alternativi, come le biciclette» conclude Zenoni. La conferma arriva da due dati di fatto: «Le rastrelliere sono sempre più piene, ora le potenzieremo. Inoltre sono in aumento i sinistri che coinvolgono le bici».

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