Ecco il nuovo volto di piazzale Alpini
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Con questo intervento è diventata la piazza più grande di tutta Bergamo. Nei prossimi giorni iniziano i lavori sul lato opposto.

Via la recinzione arancione del cantiere, il nuovo piazzale Alpini si svela in tutta la sua grandezza. Per ora l’effetto principale è proprio di trovarsi nel mezzo di un’enorme piazza, la più grande della città con i suoi 13 mila metri quadri di cui settemila di nuova pavimentazione.

La trama in chiaroscuro è composta da lastre di 25 metri quadri con un’alternanza di calcestruzzo lavato e normale. «Effetto spianata» per i critici, «spazio lineare e controllabile» gli ottimisti. Sarà possibile dare un giudizio più completo quando il contesto sarà arricchito da dettagli non trascurabili: la crescita dell’erba nelle aiuole ora spoglie, il ritorno delle foglie sugli alberi e i primi eventi nello spiazzo principale in cui finora è previsto solo il mercato del lunedì.

Un primo parere dei cittadini è arrivato attraverso il sondaggio lanciato da L’Eco di Bergamo a inizio gennaio. Il 61% delle risposte, 742 voti, ha sentenziato «non mi piace». Il 30%, 375 persone, ha detto «mi piace» e i rimanenti 96, il 7% del totale, hanno risposto «mi lascia indifferente».

A lavori conclusi vi proponiamo un altro sondaggio, questa volta con la possibilità di esprimere un voto.

Chissà se la nuova fontana potrà far cambiare idea ai primi scettici: l’acqua ha iniziato a zampillare ieri tra gli occhi increduli dei presenti che non si aspettavano la sorpresa. Guardando la piazza infatti la fontana è completamente invisibile. I 36 getti si alzano da terra, alternati, fino a un’altezza di circa mezzo metro: soluzione simile a quella che si ammira in molte zone centrali di città europee.

E che sarà ancora più suggestiva nelle ore serali, con gli zampilli illuminati dal basso. Una scommessa, considerata la frequentazione problematica dell’area.

Per rendere più vivo il piazzale, dove da sempre non mancano problemi di sicurezza, l’amministrazione proverà a spostare qui alcuni eventi tra cui concerti estivi e soprattutto i comizi finali di alcune manifestazioni solitamente concluse in piazza Vittorio Veneto. Un progetto su cui Palafrizzoni ha puntato molto, con un investimento «politico» ed economico importante: circa 2 milioni di euro.

Ma il ridisegno complessivo dell’area non è ancora concluso. Nei prossimi giorni infatti partirà il cantiere per il rifacimento del marciapiede sul lato opposto del piazzale, sotto palazzo Rezzara, sede de «L’Eco di Bergamo». Sarà un intervento speculare a quello portato a termine in autunno con il primo lotto sul lato destro del viale, guardando i propilei. Pavimentazione in granito diorite come quella che già forma il piazzale della stazione, con lastre di spessore cm 4 o 7 (nei tratti carrabili), disposte a correre e in tre diversi formati: 20, 30 e 40 cm di larghezza.

La finitura sarà fiammata nei tratti tra le aiuole con posa longitudinale, mentre il vialetto pedonale sarà con finitura «bocciardata» con posa trasversale. Lateralmente, a fianco delle aree verdi, una fascia di 40 centimetri in cubetti di granito, disposti ortogonali, accompagnerà tutto il vialetto e favoriranno così il percorso-guida agli ipovedenti. In corrispondenza di questa fascia in cubetti, verrà realizzata una condotta per garantire lo smaltimento dell’acqua piovana. L’obiettivo è uniformare completamente l’arredo urbano del viale, con un effetto di continuità dalla stazione fino ai propilei.

Tutto in attesa del secondo e del terzo lotto del progetto di riqualificazione del centro piacentiniano, il cosiddetto Sentierone allargato. Nel frattempo si è allargato piazzale Alpini.

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