Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 13 Novembre 2019
Eccesso di velocità: +316% di multe
Alla guida alcol e droga in aumento
Lo spettro del carcere sembra non spaventare gli automobilisti: cresciuto anche l’uso di alcol (+11%) e droga (+28%), ma anche l’eccesso di velocità. Tutte cause di gravi incidenti.
L’abuso dell’alcol alla guida cresciuto dell’11%, quello della droga del 27,8% e soprattutto l’eccesso di velocità, salito del 316% confrontando le sanzioni comminate dalla polizia stradale di Bergamo tra l’intero 2018 (quando si era già registrato un più 42,6% rispetto all’anno prima) e i soli primi dieci mesi di quest’anno. È il quadro che emerge dai dati della principali violazioni commesse sulle strade della Bergamasca, quelle che sono tra le principali cause di incidenti, anche con esito mortale. E a questi dati si aggiungono anche un più 3,4% di sanzioni a chi non allaccia le cinture (non solo, ma anche posteriori) e un più 8,2% per l’uso degli smartphone al volante (non solo per telefonare senza usare auricolare né vivavoce, ma soprattutto per chattare o usare le app).
A tre anni e mezzo dall’introduzione dell’articolo 589 bis del Codice della strada, ovvero l’omicidio stradale, i dati tratteggiano dunque un fenomeno preoccupante nella nostra provincia: ovvero che i bergamaschi e, in generale, chi circola sulle strade di Bergamo e provincia non teme questo inasprimento legislativo che ha di fatto aperto le porte del carcere, con l’arresto obbligatorio (e una successiva pena minima aumentata da due a sette anni) e la revoca della patente per ben 15 anni a chi uccide una persona per essersi messo al volante della sua auto in condizioni potenzialmente letali nei confronti di terzi. Appunto l’abuso di alcol e droga, ma anche la velocità elevata. Sempre nel marzo di tre anni fa erano state inasprite anche le sanzioni previste dall’articolo 590 bis, che punisce le «lesioni personali stradali gravi o gravissime».
Nessun effetto deterrente
Un inasprimento che, stando ai dati della polizia stradale, pare non essere stato, finora, un deterrente ai comportamenti pericolosi alla guida. Eppure di denunce per omicidio stradale e lesioni gravi o gravissime non sono mancate in questi anni: dal marzo del 2016, quando è entrata in vigore la nuova legge), i casi di omicidio stradale – dunque denunce con arresti a seguito di un incidente con esito mortale – sono stati 8 nel 2016, 13 nel 2017, 19 nel 2018 e 14 fino a fine ottobre di quest’anno. Le denunce per lesioni personali gravi o gravissime sono invece state 17 nel 2016, 25 nel 2017, 28 nel 208 e 19 nei primi dieci mesi di quest’anno. In totale, dunque, dall’introduzione della legge le denunce sono state 54.
Di contro, i dati delle principali violazioni sono invece saliti, soprattutto l’eccesso di velocità (anche se in questo caso c’è stata la «complicità» dell’incremento dei sistemi e dei servizi di rilevazione): l’escalation degli eccessi di velocità si è consolidata in particolare dall’anno scorso. Nel 2016, infatti, le sanzioni comminate dalla polizia stradale di Bergamo erano state 2.208. L’anno dopo erano addirittura scese a meno della metà: 929, con una diminuzione del 57,9%. Nel 2018, però, il dato era tornato in controtendenza, con un aumento del 42,6% e 1.325 multe comminate.
Il dato più eclatante è sicuramente quello dei primi dieci mesi di quest’anno: da gennaio a ottobre la Stradale ha comminato (con l’autovelox, il telelaser e l’analisi dei cronotachigrafi dei mezzi pesanti) qualcosa come 5.516 multe per eccesso di velocità, con un aumento percentuale del 316,3% rispetto all’anno prima (sono escluse da questo dato le sanzioni comminate con il Tutor in autostrada, visto che vengono gestite direttamente da Roma).
Costanti, invece, le multe per la cosiddetta «velocità non commisurata o pericolosa»: 652 nel 2016, 654 nel 2017, 650 nel 2018 e 537 nei primi dieci mesi di quest’anno. Anche le denunce per guida sotto l’effetto di alcol sono in costante crescita: 448 nel 2016, 464 nel 2017 (con un +3,6%), 515 nel 2018 (+11%) e 477 già nei primi dieci mesi di quest’anno.
Droga, telefonino e cinture
Crescita costante anche per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: le denunce erano state 25 nel 2016, sono salite a 37 nel 2017 (con un aumento del 48%), restando pressoché stabili l’anno scorso, con 36 casi, mentre già nei primi dieci mesi di quest’anno si è già registrato un aumento pari al 27,8%, con 46 denunce.
Sul fronte dell’uso dello smartphone, nei primi dieci mesi di quest’anno la polizia stradale di Bergamo ha comminato le stesse multe dell’intero 2016: tre anni fa le sanzioni erano state 604, da gennaio a ottobre di quest’anno sono già state 609. Nel 2017 si era registrato un aumento delle sanzioni, rispetto quindi al 2016, del 9,4%, con 661 multe. Nel 2018, invece, c’era stato un calo del 14,8%, con 563 sanzioni. Tra l’altro il divieto dell’uso dello smartphone al volante comprende non solo le telefonate, che vanno fatte soltanto con il vivavoce oppure con l’auricolare. Anche l’utilizzo delle applicazioni e della messaggistica, soprattutto con Whatsapp, viene sanzionato ed è all’origine di numerosi incidenti stradali.
Infine, crescono anche le sanzioni per chi non allaccia le cinture, anche quelle posteriori (il cui utilizzo è sempre obbligatorio): le multe erano state 1.569 nel 2016, erano salite a 1.744 nel 2017 (con un +11,2%), a 1.993 nel 2018 (+14,3%) e già 2.060 nei primi dieci mesi di quest’anno (+3,4%).
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