È morto Vittorio Emanuele di Savoia: il ricordo di una delle prime visite a Bergamo dopo l’esilio

IL LUTTO. Addio al figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia: aveva 87 anni. Il ritorno dall’esilio nel marzo 2003 e poi la visita a Bergamo a maggio per il passaggio della Mille Miglia.

È morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II, l’ultimo re d’Italia, e di Maria José. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio. Il decesso a Ginevra. L’annuncio in una nota della «Real Casa di Savoia»: «Alle 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile»

L’8 settembre del ’43, all’età di 6 anni, lasciò Roma insieme alla madre Maria José e, dopo il referendum del 1946 che sancì la vittoria della Repubblica, ha vissuto in esilio fino a marzo 2003, quando fu cancellata la XIII disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi in Italia e lui potè rientrare. Era sposato con Marina Doria, da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto.

La visita a Bergamo per la Mille Miglia

Proprio pochi mesi dopo la fine dell’esilio, a fine maggio 2003 Vittorio Emanuele visitò la città di Bergamo con la moglie Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto in occasione del passaggio della Mille Miglia. Fu lui a inaugurare la gara di auto d’epoca a Brescia e seguì il figlio anche a Bergamo: felice l’allora rampollo dei Savoia si era piazzato al 160esimo posto ma mostrava con orgoglio la coppa al padre. «L’Eco di Bergamo» raccontò la cronaca della giornata e l’incontro con i bergamaschi nell’articolo di Roberto Belingheri. Vittorio Emanuele e la moglie fecero tappa (per ben due volte) al ristorante Da Vittorio all’epoca in viale Vittorio Emanuele. Caloroso il saluto dei bergamaschi, che a più riprese chiesero autografi, soprattutto a Vittorio Emanuele.

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