È morto il «guerriero» del Covid. Restò in Terapia intensiva tre mesi

IL LUTTO. Sebastiano Levi Morenos, 64 anni, si è spento dopo una lunga malattia. Su quanto vissuto aveva scritto un libro.

«Porto con me la sua gioia di vivere e la forza di credere di potercela fare sempre». Claudine Giampiccoli ricorda il marito Sebastiano Levi Morenos, originario di Venezia e bergamasco d’adozione, mancato giovedì all’età di 64 anni.

Testimone della sofferenza della pandemia

Lui è stato una delle testimonianze più forti della pandemia: ricordava i terribili tre mesi in Terapia intensiva e invitava tutti a vaccinarsi. Mancato dopo una lunga malattia, non ha mai smesso di raccontare dell’esperienza più brutta. «Ha anche scritto un libro – dice Claudine –: racconta dei sogni che ha fatto in Terapia intensiva, impressi in un modo indelebile nella sua memoria».

Chi era Sebastiano Levi Morenos

Superato il Covid, Sebastiano e Claudine avevano anche aperto un laboratorio gastronomico in via San Lazzaro. «Un’attività che non c’è più, Sebastiano stava male – dice Claudine, da anni chef a domicilio –. Io ho continuato col mio lavoro e lui mi aiutava come poteva. Il suo piatto forte? Il baccalà mantecato. La ricetta me l’ha lasciata. La cucinerò a Natale, sarà come averlo a tavola con noi», dice commossa Claudine ripensando ai 25 anni d’amore con Sebastiano da cui sono nati Caroline e Leonardo.

Sabato alle 15.30 un momento di preghiera alla Casa del commiato di via San Bernardino 139, dove è composta la salma.

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