È il giorno delle benemerenze, Carnevali: «Avete reso Bergamo più unita». Tifosi in Piazza Vecchia per de Roon - Foto e video

LA CERIMONIA. Il Comune di Bergamo ha consegnato medaglie d’oro e benemerenze civiche, nella serata del 16 dicembre al Teatro Sociale.

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Come da tradizione, l’anno del Comune di Bergamo si chiude con la cerimonia di conferimento delle Benemerenze Civiche, per riconoscere pubblicamente il contributo al prestigio della città da parte di persone, enti o associazioni. Dalla politica Pia Locatelli all’artista Gianriccardo Piccoli (medaglie d’oro) fino a Marten de Roon e al giornalista Roberto Pelucchi. Sono in tutto 14 i premiati, qui l’elenco completo.

Benemerenze civiche 2024, la serata al Teatro Sociale

«Un’occasione speciale - ha detto la sindaca Elena Carnevali - per celebrare e riconoscere il valore di chi si è distinto nella nostra comunità con impegno, generosità e contributi significativi, sia nella nostra città che oltre i suoi confini. Sono donne, uomini e associazioni che, con il loro talento e le loro azioni, contribuiscono a rendere Bergamo una città solidale, più accogliente, innervata di arte, creatività ed integrità ma, soprattutto, persone che contribuiscono a renderla più unita».

L’elenco dei riconoscimenti per il 2024

Medaglia d’oro: Associazione FamigliAperta, Aldo Ceccato, Pia Locatelli, Gianriccardo Piccoli.
Benemerenze civiche: Volontari dell’alluvione, Arcigay Bergamo Cives, Ororosa Basket Bergamo Asd, Marten de Roon, Fabio Galessi, Giovanni Locatelli, Gianmariano Marchesi, Donata Pelizzari.
Benemerenze civiche alla memoria: Roberto Pelucchi, Raffaella Poggiani Keller.

Benemerenze, il riconoscimento ai volontari per l’alluvione

La prima benemerenza è stata consegnata a tutti i gruppi volontari che, formalmente e informalmente, hanno prestato il loro aiuto durante l’alluvione che ha colpito la città il 9 settembre. Quindi i diversi gruppi di protezione civile sparsi in provincia, i ragazzi degli oratori cittadini, gli Alpini e varie associazioni di quartiere.

I tifosi dell’Atalanta per Marten de Roon

«Marten de Roon bergamasco vero»: con questo striscione, affisso in piazza Vecchia, i tifosi dell’Atalanta hanno atteso il centrocampista olandese all’esterno del Teatro Sociale, dopo la consegna della benemerenza civica del Comune di Bergamo. A conclusione di un anno straordinario, in cui de Roon ha alzato al cielo l’Europa League ed è diventato il giocatore dell’Atalanta con più presenze in Serie A.

De Roon: «Bergamo è diventata la nostra casa»

«Dieci anni fa arrivavo a Bergamo, avevo 24 anni, non sapevo una parola di italiano - ha detto de Roon - non conoscevo nessuno. Il giorno dopo eravamo in ritiro e la sera i miei compagni mi dicono di andare con loro. Mi portano in un ristorante dove c’è un gruppo di ragazzi. Se ne avvicina uno, tutto sudato, in canottiera, calzoncini e con gli zoccoli, che mi prende e mi bacia in bocca. Mezz’ora dopo mi mettono nel cestello di un’autoscala a otto metri di altezza, in un piazzale in delirio: in quei momenti, vi posso assicurare, mi sono chiesto “dove sono finito”. Oggi sono ancora qui, felice con la mia famiglia. La città di Bergamo è diventata la nostra casa, due dei miei tre figli sono nati qui. Un grazie alla gente di questa città, per il supporto nei momenti difficili e in quelli belli, alla famiglia Percassi che mi ha voluto di nuovo dopo la parentesi inglese, al mister, decisivo per la mia carriera, che ha ispirato noi calciatori a fare qualcosa di impensabile. Il calcio sarà sempre il calcio, ma qui ha un significato più grande: la Dea fa incontrare le persone, fa sognare, dà speranza ed è parte della vita di molte persone. Credo che con la mentalità dei bergamaschi si possa fare tutto e che il Mola mia torni sempre, nella buona e cattiva sorte. Ripeto quello che ho detto davanti a 10mila persone 10 anni fa, pota scecc, forsa Talanta, forza Bèrghem».

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