E-Brt, si allarga la roggia Colleonesca. La Lega: il nodo dei fondi per il servizio

BERGAMO. In via Moroni sarà coperta per fare spazio alla corsia preferenziale della linea dei bus elettrici, ma con un bacino più ampio capace di raccogliere fino al 30% in più di acqua in caso di piena.

Chiusa sottoterra, «tombata», ma con un bacino più ampio capace di raccogliere fino al 30% in più di acqua in caso di piena. È così che si conta di scongiurare i timori di un possibile (ma affatto auspicabile) straripamento della roggia Colleonesca lungo via Moroni che nei prossimi giorni sarà coperta nel tratto verso Lallio per fare spazio alla corsia preferenziale dell’e-Brt, la linea di autobus elettrici che dal 2026 collegherà la stazione di Bergamo con Dalmine e Verdellino. Si vuole evitare, insomma, che possa succedere come in via Ponte Pietra il 9 settembre scorso, quando la piena del torrente Tremana ha fatto letteralmente scoppiare la sede stradale, nel tratto in cui passeranno i binari della seconda linea della Teb.

L’alluvione del mese scorso ha alzato il livello di guardia sulla gestione di rogge e torrenti in città, in particolare su un’opera – l’e-Brt – per la realizzazione della quale si stanno «seppellendo» lungo il tracciato altri 4,8 chilometri di roggia, in un momento in cui si parla invece di eventuali opere di stombinatura di alcuni tratti di altri corsi d’acqua. Anche di questo si è parlato giovedì sera nell’assemblea pubblica organizzata al Villaggio degli Sposi per illustrare ai residenti il progetto esecutivo della nuova linea di autobus. In fase di progetto Atb ha realizzato uno studio idraulico, su sollecitazione del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, con l’obiettivo di migliorare lo stato attuale e il flusso del corso d’acqua. Sono previsti inoltre tombini ogni 40 metri per il monitoraggio e un accesso ogni 400 per la manutenzione e la pulizia.

«Il nodo dei fondi»

Durante l’assemblea pubblica al Villaggio degli Sposi, Enrico Facoetti, ex consigliere comunale della Lega, ha sollevato anche una questione che riguarda i costi del servizio della nuova linea di bus elettrici. «In sede di conferenza dei servizi - ha detto -, Regione Lombardia ha espresso parere non favorevole in merito al progetto della e-Brt. Se, dunque, saranno necessari altri fondi per sostenere i costi del servizio di trasporto pubblico locale, chi provvederà? Il riferimento è al documento, datato gennaio 2024, in cui viene indicato che, per Regione Lombardia, «non si riscontrano le condizioni per poter esprimere un parere favorevole» sull’opera. «Avevamo chiesto una serie di informazioni sull’impatto e sostenibilità economica del progetto, allegando diversi documenti per spiegare il nostro giudizio negativo, ma non abbiamo mai avuto alcun riscontro», ha precisato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Terzi. «La nostra posizione - ha aggiunto - non contesta la bontà e il principio alla base del progetto, ma vogliamo rassicurazioni sulla sua sostenibilità a livello del territorio, specialmente sul traffico che verrà a crearsi». Nel corso dell’evento, Liliana Donato, direttore generale di Atb, aveva rassicurato che «il servizio non costerà più dei costi attuali del servizio di trasporto».

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