Droga in carcere con i droni, maxi condanne per i tre arrestati

IN TRIBUNALE. Fermati dalla polizia mentre preparavano la «spedizione aerea». Sei anni e 5 anni e 4 mesi l’entità delle pene inflitte. La difesa annuncia: faremo ricorso.

Erano stati visti mentre armeggiavano vicino al carcere con un drone, a cui erano legati droga e un telefono cellulare, la notte tra martedì 16 e mercoledì 17 aprile: così finirono in manette il 42enne Ivano Vacante, di Dalmine, Emmanuele Modica (35 anni) e Andrea Libertini (29 anni), di Lentini (Siracusa). Secondo l’ipotesi accusatoria, la sostanza stupefacente e il telefono provvisto di sim erano destinati a qualche detenuto di via Gleno. E per questo, nonostante la modica quantità di droga, mercoledì 22 maggio la Procura ha chiesto la condanna a cinque anni e quattro mesi, e una multa di 30mila euro, per tutti e tre gli uomini.

Rito abbreviato

L’avvocato della difesa Stefania Russo ha invece rilevato che «l’unico dato certo è il quantitativo di sostanza stupefacente», ritenuto modico. Tutti e tre, che durante l’udienza di convalida dell’arresto si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Il giudice Donatella Nava li ha ritenuti colpevoli del reato, condannando Vacante e Libertini a sei anni di reclusione e 20mila euro di multa, e Modica a cinque anni e quattro mesi, e oltre 19mila euro di multa. A margine della sentenza di primo grado, l’avvocato Russo ha preannunciato il ricorso in appello.

Gli arresti alla Celadina

I tre uomini erano stati arrestati la notte tra martedì 16 e mercoledì 17 aprile. Era circa l’1,30 quando gli agenti delle Volanti li avevano notati a Celadina in via Pizzo Scais, vicino al campo dell’oratorio non molto distante dal carcere. I tre, secondo la ricostruzione, stavano armeggiando con un drone a cui era stata legata una pochette e, avvolti nella pellicola trasparente, c’erano un telefono cellulare, 76 grammi di hashish e quasi 18 grammi di cocaina. Nell’auto c’era un altro sacchetto di stoffa, con all’interno altri telefonini e i relativi accessori. I due uomini residenti a Lentini, inoltre, erano arrivati proprio martedì sera a Bergamo e, già il giorno successivo sarebbero dovuti rientrare in Sicilia. L’ipotesi degli inquirenti fu quindi che i tre, trovati mentre armeggiavano con il drone, volessero consegnare droga e telefonini provvisti di sim a qualche detenuto di via Gleno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA