Cronaca / Bergamo Città
Domenica 30 Agosto 2020
Donazioni per il plasma iperimmune
La grande generosità dei bergamaschi
I dati all’assemblea dell’Avis: l’80% aderisce al programma e il 20% risulta idoneo per contribuire alla prevenzione e alla terapia da infezione Covid.
È partito a gonfie vele a Bergamo il progetto regionale - il primo di natura strutturale del Sistema Sangue lombardo - che riguarda la terapia basata sul plasma nella lotta al Covid-19. Il programma, nato dalla collaborazione tra Avis Lombardia e la Struttura regionale di Coordinamento delle attività trasfusionali (Src), consente di sottoporre i donatori di plasma a test sierologici e tamponi, effettuati in occasione di accessi già programmati per una donazione nella sede di raccolta: al donatore che risulti negativo e portatore ad alto titolo di anticorpi specifici diretti contro Covid-19, si chiede di donare periodicamente il suo plasma iperimmune, ricontrollando nel tempo la concentrazione degli anticorpi stessi.
«A Bergamo il programma ha preso il via lo scorso 17 agosto con grande successo, l’80% di chi viene a donare il plasma infatti sceglie di aderire e, tra questi, il 20% risulta idoneo a donare plasma iperimmune – chiarisce il presidente di Avis Regione Lombardia Oscar Bianchi in occasione dell’assemblea annuale (edizione 84) di Avis Comunale Bergamo –. Significa che 30 persone, sulle 40 che quotidianamente donano plasma, aderiscono al programma e, di queste, all’incirca 6 al giorno sono idonee a donare plasma iperimmune». Il programma valuta la prevalenza della diffusione dell’infezione nella popolazione di donatori e pone le premesse per l’invio del plasma immune all’industria che lavora il plasma per estrarre le immunoglobuline specifiche anti-SARS-CoV- 2, messe a disposizione come farmaco sia nella terapia dell’infezione in atto sia nella prevenzione.
«Auspichiamo che anche il restante 20% dei donatori di plasma, tornando dalle ferie, aderisca al programma poiché nella sfortuna di avere avuto tanti contagiati - anche se non c’è stato nessun caso di Covid nelle unità di raccolta Avis Lombardia - ora possiamo avere tante sacche di plasma iperimmune per curare chi ha bisogno in caso di ripresa della pandemia», spiega Bianchi: «È una delle terapie salvavita in questo momento e infatti molti stanno chiedendo alla Lombardia plasma iperimmune, questo programma dimostra che l’associazione va ormai considerata un soggetto di pari livello alle strutture trasfusionali».
Il grande senso di generosità dei bergamaschi è testimoniato anche dai numeri più che positivi del bilancio dell’attività donazionale di Avis comunale Bergamo, delineati ieri nel corso dell’assemblea annuale che si sarebbe dovuta tenere il 29 febbraio, in piena pandemia: +153 donazioni e +124 donatori nel 2019. «È stato un anno decisamente positivo, abbiamo aumentato sia il numero di donazioni che di donatori e ci siamo mossi bene su tutto il territorio partecipando a diverse iniziative e collaborando con enti e amministrazioni», commenta il presidente di Avis Comunale Bergamo Roberto Guerini. 6715 donazioni, 3365 donatori attivi, 588 nuove iscrizioni e 224 prime donazioni: rispetto al 2018, il numero delle donazioni è aumentato del 2,49%, così come il numero dei soci donatori attivi che, nel 2019, sono cresciuti del 3,8%. Non solo: lo scorso anno sono aumentati anche i nuovi iscritti (+26) e gli aspiranti che hanno effettuato la loro prima donazione (+29%). «Mi piange un po’ il cuore al pensiero che tutto quanto abbiamo fatto è stato rallentato quest’anno dal Covid, ma bisogna sottolineare che i donatori, nonostante l’emergenza pandemica, si sono dimostrati tutti disponibili, sono calate le donazioni solo perché abbiamo dovuto attenerci alle prescrizioni sanitarie», precisa Guerini.
Confermata anche la solidità della struttura patrimoniale e finanziaria dell’Avis Comunale di Bergamo, con il risultato dell’anno 2019 che vede un disavanzo totale di 502,50 euro e un bilancio consuntivo pari a 896.121,89 euro. Il prossimo appuntamento coinciderà con l’assemblea provinciale che si terrà, delocalizzata, il prossimo 19 settembre, mentre l’assegnazione delle benemerenze slitterà al 2021. «Abbiamo una buona base associativa per il futuro – conclude fiducioso il presidente Avis provinciale Artemio Trapattoni– , soprattutto perché adesso i donatori hanno capito che il plasma dà l’opportunità di migliorare le condizioni dei pazienti Covid in terapia intensiva».
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