Disturbi alimentari, più esordi sotto i 13 anni: «Servono altri servizi»

L’ALLARME. L’Ats: «Le richieste si moltiplicano: tema all’attenzione regionale». Nel 2024 al «Papa Giovanni» 29 nuovi ingressi di minori, 7 sotto i 14 anni.

Il dramma dell’anoressia e della bulimia: l’aumento dei casi di chi soffre di disturbi dell’alimentazione sta tratteggiando i contorni di un’emergenza. E i protagonisti sono sempre più giovani, si sta arrivando a una media di 12 e 13 anni. Ma i servizi presenti risultano ancora sottodimensionati rispetto alla necessità di assistenza e percorsi di cura; in molti casi non è possibile accogliere chi è under 16. A fronte di oltre 3 milioni di pazienti in Italia (si è arrivati a questa cifra dopo un aumento del 30% nella fase post pandemia), a livello nazionale le strutture sono 180, con forti discrepanze regionali. La Lombardia ne conta 17, tra strutture del servizio sanitario nazionale e centri privati.

I servizi a Bergamo

A Bergamo sono in campo per dare servizi di cura e assistenza ai ragazzi che soffrono di disturbi dell’alimentazione tutte e tre le Asst del territorio e la Casa di Cura Palazzolo; esiste un tavolo di confronto, coordinato dalla Ats, che siede alla cabina di regia regionale sui disturbi dell’alimentazione, dove proprio in questi mesi si sta ragionando su come affrontare il tema dell’insorgenza dei casi dei disturbi del comportamento alimentari in un’età sempre più

«Le richieste di aiuto si stanno moltiplicando con quadri sempre più gravi»

precoce. «Le richieste di aiuto si stanno moltiplicando con quadri sempre più gravi. E siamo consapevoli che la domanda stia superando l’offerta, ma a livello territoriale ci stiamo strutturando sui bisogni – commenta Francesca Piccinini dell’Ufficio Salute mentale e dipendenze dell’Ats di Bergamo –. In aiuto stanno arrivando fondi regionali e ministeriali con cui stiamo portando avanti corsi di formazione specifici di alto livello, eventi di sensibilizzazione per medici di medicina generale e pediatri. Anche in chiave preventiva, lavoriamo con le scuole e il mondo dello sport che, spesso, richiede alte e a volte eccessive prestazioni».

Il sistema, peraltro, necessità di alcune messe a punto: attualmente è complicata la presa in carico di pazienti in fasce d’età molto giovani. «Sotto i 14 anni non ci sono servizi esclusivi e dedicati – fa presente la referente dell’Ufficio dell’Ats – . Il vincolo dei 16 anni imposto a livello regionale per i ricoveri in day hospital ci impedisce di accogliere casi con un’età inferiore, per cui c’è una risposta solo in reparti pediatrici, non in struttura, tranne per casi di grave emergenza. È uno dei punti su cui interverrà il tavolo regionale».

Da gennaio scorso al presidio nell’ex Matteo Rota di Bergamo è attivo l’ambulatorio disturbi del comportamento alimentare dell’Asst Papa Giovanni XXIII. È un ambulatorio multidisciplinare che vede lavorare insieme psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi, dietisti e tecnici della riabilitazione psichiatrica. L’ambulatorio ha in carico 42 pazienti adulti e 50 pazienti minori. Analizzando i casi, c’è una forte prevalenza del sesso femminile con diagnosi di anoressia.

Gli ambulatori nella Bergamasca

Possono accedere all’ambulatorio giovani dai 14 ai 24 anni di età con esordio di disturbi del comportamento alimentare, che abbiano la residenza in uno dei 66 comuni dei Distretti di Bergamo e Valle Brembana, Valle Imagna e Villa D’Almè. Nel 2024 sono stati 7 gli accessi all’Unità di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sotto i 14 anni, da aggiungere ai 22 nuovi accessi all’ambulatorio, per un totale di 29 ingressi sotto i 18 anni. Nel 2023, nella medesima Unità, le nuove richieste sotto i 18 anni erano 15, nel 2022 erano 7 e nel 2021 se ne contavano 13. Sempre nel 2024, sono stati 76 gli accessi (per un totale di 6 pazienti) ai Mac di pediatria (Macroattività ambulatoriale complessa) dell’ospedale Papa Giovanni, per accessi per pasto, colloquio, esami e valutazione dietistica. E 300 gli accessi (per 37 pazienti) in day hospital per i ragazzi dai 16 anni in su.

Nell’ambulatorio dedicato ai Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione dell’Asst Bergamo Ovest, con sede nell’ospedale di Treviglio, la diagnosi tra i 14 e 18 anni è pressoché

All’ambulatorio dedicato di Treviglio diagnosi decuplicate dal 2020 a oggi

decuplicata, passata da da 3 diagnosi nel 2020 a 26 nel 2024. L’ambulatorio offre valutazioni, screening e terapie con un approccio multidisciplinare. Dall’agosto 2022 il servizio è stato implementato attraverso un’articolazione ambulatoriale al Poliambulatorio di Brembate Sopra per garantire una maggiore offerta ai territori di quell’area vista la dispersione territoriale dell’Asst Bergamo Ovest e la crescente domanda di cura.

In campo anche l’Asst Bergamo Est che offre un servizio ambulatoriale dedicato alla fascia d’età dai 15 anni in su al Centro per i Disturbi alimentari di Piario articolato anche su altre sedi

(Gazzaniga e Alzano Lombardo). Attualmente sono in carico circa 135 pazienti seguiti da un’équipe multidisciplinare. Non è ancora operativa l’attività residenziale del Centro di Piario che necessita di un secondo specialista in psichiatria, specializzazione di difficile reclutamento. Per i minori di 15 anni è previsto un percorso di valutazione e successiva presa in carico ambulatoriale nella struttura complessa di Neuropsichiatria infantile.

L’Asst Bergamo Est: si punta a un’équipe integrata per la fascia d’età pediatrica

«Abbiamo in programma una progettualità che coinvolge i professionisti del Centro di Piario e quelli della Neuropsichiatria Infantile con l’obiettivo di creare un’équipe integrata per occuparsi anche della fascia d’età pediatrica – fanno sapere dell’Azienda sociosanitaria territoriale Bergamo Est – . I tempi di realizzazione non saranno immediati, ma siamo consapevoli delle richieste e metteremo in campo tutte le risorse a disposizione».

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