Dispersa sul ghiacciaio dell’Adamello: salva un’alpinista di Bergamo

L’INTERVENTO NOTTURNO. Ritrovata in buone condizioni di salute una donna bergamasca di 51 anni grazie all’intervento del Soccorso alpino del Trentino. L’allarme lanciato dal rifugista che non l’ha vista rientrare con i compagni di scalata.

Si è concluso intorno alle 23.30 di giovedì sera (19 settembre) un intervento di ricerca per due alpinisti dispersi sul ghiacciaio dell’Adamello. I due, un uomo di Tione del 1976 e una donna di Bergamo del 1973, sono stati trovati in buone condizioni di salute, sebbene in difficoltà a causa del freddo e del buio, a un’altitudine di circa 2.700 metri.

L’operazione è iniziata poco prima delle 20, dopo che il gestore del rifugio ai Caduti dell’Adamello ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112, segnalando il mancato arrivo di quattro alpinisti partiti dal rifugio Mandrone. La Centrale Unica di Emergenza ha quindi disposto l’intervento dell’elicottero, mentre il Soccorso Alpino e Speleologico si è mobilitato dal rifugio Bedole.

Le ricerche nella notte

Il gestore del rifugio Mandrone, membro del soccorso, ha avvistato luci in movimento sul ghiacciaio e si è diretto verso di esse, trovando solo due dei quattro alpinisti, che avevano deciso di tornare indietro. L’elicottero, equipaggiato con visori notturni, ha successivamente individuato tracce sulla neve che conducevano verso la cresta dell’Adamello. I soccorritori, seguendo queste tracce, hanno raggiunto i dispersi, imbarcandoli in hovering e trasferendoli al rifugio Mandrone per controlli sanitari. I due alpinisti, illesi ma infreddoliti, non hanno necessitato di ricovero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA