Dehors, norme più stringenti per chi non rispetta le regole

LE NOVITÀ. Nell’ipotesi di delibera, modifiche per tutelare lo spazio pubblico. Alla quinta sanzione, via la concessione. Gori: «Sono solo aggiustamenti».

Dopo le linee guida sul «design», per i dehors di bar e ristoranti arrivano regole dettagliate a tutela dello spazio pubblico, al punto che il Comune chiede «di garantire la totale accessibilità di tombini, chiusini dal personale addetto per consentire la manutenzione», cercando di limitare chi si è allargato troppo sfruttando il singolo centimetro di suolo concesso. Tra le modiche al regolamento già aggiornato l’anno scorso, norme stringenti per chi trasgredisce, prevedendo la revoca della concessione dello spazio esterno al proprio locale dopo la quinta sanzione ricevuta.

Le novità saranno presentate in Prima commissione consiliare mercoledì per poi passare al vaglio del consiglio comunale. Il sindaco Giorgio Gori (con delega al Commercio) spiega che «sono solo precisazioni e piccole limature che derivano dall’esperienza di applicazione del regolamento. La definirei “un’ottimizzazione” del regolamento». Aggiustamenti introdotti, si legge nella proposta di delibera, dopo il periodo pandemico: in città era stato un fiorire di dehors più o meno invadenti (da qui l’aggiornamento del 2022): «In questi mesi di ritorno alla gestione ordinaria si è riscontrata la necessità di aggiornarne ulteriormente il contenuto introducendo nuove disposizioni e abrogando alcuni commi al fine di meglio regolamentare le modalità di presentazione, composizione, ubicazione e gestione/manutenzione dei dehors, nonché i casi di proroga, sospensione, revoca e rilascio delle concessioni di suolo pubblico».

Giù i giorni di concessione: 240

Tra le novità anche i giorni di concessione dello spazio che scendono a 240 rispetto ai 270 stabiliti con la precedente modifica dello strumento normativo (nell’era pre-Covid erano 180 giorni), prevedendo però possibilità di proroga (sia per gli stagionali che per i permanenti). Il nuovo regolamento fa propri gli orari di apertura dei dehors introdotti nel periodo Covid con un’ordinanza sindacale. Da domenica a giovedì fino alle 24, venerdì e sabato all’1, «al fine di ridurre al minimo il disagio derivante da possibili disturbi alla quiete pubblica», recita il documento. Nuovo l’articolo 13 bis, sulla revoca per chi viola le norme, dalle prescrizioni della concessione alle regole sulla convivenza con i residenti. Ricevuta la prima sanzione, il Comune emetterà «formale diffida a utilizzare l’area concessa nel rispetto delle norme», con la seconda sanzione si ordinerà anche «la riduzione dell’orario di utilizzo dell’area concessa alle ore 23 per mesi uno», con la terza sanzione si aggiunge, alla chiusura del dehors alle 23 per un mese, «la sospensione della concessione per giorni tre». Con la quarta multa, la sospensione passa a 10 giorni mentre con la quinta, arriva la revoca della concessione.

E, ancora, vengono dettagliate alcune condizioni sugli spazi. I dehors devono essere arretrati «di 20 cm dal filo interno della segnaletica orizzontale presente, che dovrà rimanere ben visibile e accessibile per consentirne la manutenzione». Nel caso in cui il dehors non sia proprio davanti al locale, si stabilisce una distanza «inferiore ai 10 metri». Regolamentate anche le fioriere, che «devono consentire il passaggio».

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