Dalla «Pigiama Run» 57mila euro per il futuro di Casa Amoris Laetitia

L’INIZIATIVA SOLIDALE. Consegnati i fondi raccolti dalla Lilt per la nuova struttura. «Un risultato inaspettato». Monsignor Vittorio Nozza: «Esperienza di condivisione».

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«È l’atto conclusivo di un grande evento in cui siamo riusciti ad aggregare tante persone attorno ad un tema a cui spesso si sfugge, quello della malattia e del fine vita dei bambini». È così che Lucia De Ponti, presidente di Lilt Bergamo Onlus, ha definito il momento di presentazione del resoconto - ieri alla Casa del Giovane – della prima «Pigiama Run» bergamasca che si è svolta lungo le vie della città il 20 settembre scorso. Organizzata dalla Lilt - Lega italiana per la lotta contro i tumori, in solidarietà dei bambini che soffrono e le loro famiglie, si è svolta in contemporanea in oltre 40 città italiane.

Il successo bergamasco

E a Bergamo è stata un successo, grazie ai 1.926 iscritti, «ben più del doppio delle più ottimistiche previsioni che ci eravamo fissate, vale a dire 800 partecipanti, l’iniziativa più numerosa dopo quella di Milano», ha sottolineato Pasquale Intini, coordinatore del progetto di promozione e di prevenzione «Insieme si può. Insieme funziona». Quasi 57mila euro (esattamente 56.844,54 euro) sono i fondi che sono stati raccolti nella nostra provincia e che Lilt Bergamo ha deciso di devolvere interamente a Casa Amoris Laetitia, struttura della Fondazione Angelo Custode che a Bergamo si dedica alla presa in carico e cura di bambini con problemi di varia gravità e le loro famiglie.

Alla prima edizione della «Pigiama Run» di Bergamo hanno partecipato 1.926 persone. L’iniziativa della Lilt è stata proposta simultaneamente in altre 40 città italiane.

I fondi raccolti verranno utilizzati in un progetto che prevede l’ampliamento dei servizi offerti ai piccoli che hanno bisogno di cure e assistenza. Una manifestazione che monsignor Vittorio Nozza, presidente della Fondazione Angelo Custode, ha definito «di grande originalità, capace di captare condivisione e partecipazione e continuare a contribuire a far diventare un grande albero quello che, solo sei anni fa, era un piccolo seme».

«Dal 18 accolti 50 bambini»

«Casa Amoris Laetitia è nata da un sogno, quello di creare una casa per accogliere i bambini con disabilità complessa e le loro famiglie», ha spiegato Marialuisa Galli, responsabile della struttura. Una disabilità fisica, dovuta anche a sindromi rare che limitano i bambini nelle competenze vitali, come respirare e mangiare, e che in alcuni casi hanno prognosi infausta. «Dal 2018 abbiamo accolto 50 bambini, di cui 14 accompagnati nel percorso del fine vita – ha aggiunto Marialuisa Galli –. La Casa vuole dare ospitalità a loro e alle loro famiglie offrendo un luogo dove trovare energia, in cui ogni membro della famiglia si possa sentire accolto e accompagnato in un percorso di cura umana e affettiva».

Casa Amoris Laetitia è attiva dal 2018. Da allora ha accolto accolto 50 bambini, di cui 14 accompagnati nel percorso del fine vita, e le loro famiglie. A giugno aprirà una nuova struttura

Attiva da sei anni sul territorio, ogni anno raccoglie sempre più richieste, sia dal territorio provinciale che da fuori regione. Da qui la necessità di ampliare la struttura dove far integrare una pluralità di servizi e i diversi aspetti della cura. «Stiamo realizzando un edificio dedicato ai bambini, che abbiamo chiamato “Casa minori e famiglia” – ha fatto presente Giuseppe Giovanelli, direttore della Fondazione Angelo Custode –. L’esperienza di Casa Amoris Laetitia ha generato sogni e desideri e ci ha portato a prendere una decisione: realizzare una nuova casa, più grande, che conterrà anche altre attività di tipo educativo e riabilitativo sempre per bambini con problemi di varia gravità».

Verso l’inaugurazione

La fine del cantiere per la costruzione della struttura è prevista per fine anno, successivamente sarà il momento della sistemazione dei locali, per arrivare all’inaugurazione ufficiale nel mese di giugno 2025. «L’importo raccolto grazie alla “Pigiama Run” costituirà una parte di questa casa – ha detto ancora Giovanelli –. Ci aiuterà, infatti, nell’allestimento e arredamento delle stanze dei bambini che vivranno in questa struttura per essere accompagnati nel percorso di fine vita o aiutarli a sostenere la patologia e il percorso di cronicità, con l’obiettivo di rendere buona la vita di loro e delle loro famiglie». «Sarà una casa molto più grande e un ambiente di vita», ha aggiunto Galli. Dalle attuali sei stanze si passerà a 15 sviluppate su tre piani. Ci saranno anche stanze immersive che riproducono determinati paesaggi dove, attraverso lo sviluppo dei sensi, i bambini potranno scoprire il mondo in un contesto protetto.

La «Pigiama Run» verrà riproposta anche nel 2025, per la sua seconda edizione a cui non mancherà il contributo del Centro Servizi per il Volontariato bergamasco e dei suoi volontari.

Ci saranno anche una biblioteca inclusiva per scoprire il mondo delle fiabe e della lettura, aule di musica terapia, palestre per la riabilitazione e ambulatori dedicati ai servizi di neuropsichiatria infantile e le cure pediatriche, oltre che spazi formativi e un consultorio per adolescenti. «Il nostro sogno non è aggiungere giorni alla vita, ma vita ai giorni di questi bambini. Spesso non si può guarire, ma si può continuare ad essere un bambino», ha sottolineato la responsabile di Casa Amoris Laetitia. Visto il grande successo della prima edizione la «Pigiama Run» verrà riproposta anche nel 2025, per la sua seconda edizione a cui non mancherà il contributo del Csv bergamasco e dei suoi volontari. «Il nostro è un territorio davvero ricco e prezioso con realtà associative che hanno a cuore il mondo del prossimo. Non smettiamo di intercettare i tanti temi che hanno bisogno di prossimità», ha aggiunto Oscar Bianchi, presidente Csv Bergamo.

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