Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 25 Agosto 2022
«Dal centro rinnovato sino alle periferie. Ecco gli spazi della Capitale della cultura»
Teatri, musei, piazze e luoghi rigenerati ospiteranno le tante iniziative in calendario. L’assessore Ghisalberti: sarà l’occasione per innovare e sperimentare coinvolgendo tutta la cittadinanza.
Quali saranno i luoghi della cultura del 2023 a Bergamo? Gli spazi dove si terranno eventi, mostre, incontri, iniziative nell’anno in cui Bergamo sarà, con Brescia, Capitale italiana della cultura. L’elenco è lungo e andrà arricchendosi nei prossimi mesi. E oltre a musei e teatri comprende - questa è la novità - spazi nuovi o rigenerati, al debutto nel ’23.
Il centro piacentiniano
Partiamo da città bassa dove il rinnovato Centro piacentiniano sarà al centro della festa inaugurale. La sera di venerdì 20 gennaio al Teatro Donizetti l’appuntamento più istituzionale, riservato alle autorità. L’auspicio è che il Presidente della Repubblica possa essere presente. Sabato 21 gennaio sul Sentierone si farà musica, un evento pop che vuole richiamare un pubblico vasto ed eterogeneo, offrendo più proposte d’intrattenimento. Nel corso dell’anno il rinnovato Sentierone ospiterà workshop, stand ed esibizioni musicali. E la Festa della Musica, sollecitata dal ministero della Cultura, che debutterà in città proprio nel ’23.
A fine gennaio la festa inaugurale animerà il cuore di città bassa e il centro storico
Domenica 22 gennaio musica, arte e animazione occuperanno luoghi che tradizionalmente ospitano eventi culturali, come il Palazzo della Ragione e l’ex monastero del Carmine in Città Alta, ma anche le piazze e le strade saranno in festa, secondo quel principio di cultura diffusa che sarà motore degli eventi della Capitale. «Nelle serate inaugurali vogliamo dare un’idea di festa che coinvolga tutti - spiega l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti - ma nel corso dell’anno affronteremo temi importanti come l’ambiente, la rigenerazione urbana, la transizione ecologica. Temi che riguardano il nostro futuro e con i quali ci confronteremo».
Il nuovo Centro piacentiniano ospiterà più iniziative nel corso dell’anno, «pensiamo a palchi diffusi, come quelli che abbiamo già sperimentato con la Donizetti Night. Non solo Sentierone e Donizetti, cuore pulsante della cultura propriamente detta. Anche piazza Dante e l’asse piazza Pontida-piazzetta Santo Spirito saranno utilizzati», sottolinea l’assessore. Altro luogo cruciale sarà piazza della Libertà. Verrà allestita con le opere di un artista-designer di fama internazionale, giochi di luce e quinte architettoniche ne faranno uno degli spazi «open air» principali dell’anno della cultura.
«Sarà un landmark importante della Capitale, grazie anche al contributo di Confindustria e Gamec», anticipa Nadia Ghisalberti. La piazza e il palazzo del Bergonzo saranno al centro di eventi culturali rilevanti come le cerimonie di inaugurazione e di chiusura, un evento speciale in primavera e la Festa della Luce. Palazzo della Libertà, che il Demanio promette sarà riqualificato in tempo per le iniziative del ’23, ospiterà rassegne cinematografiche (il Bergamo Film Meeting su tutti) e una mostra di BergamoScienza. Prova generale per il suo futuro impiego, dal momento che l’amministrazione comunale intende incentivarne la destinazione culturale dopo l’intervento di recupero.
Il polo dell’arte
Altro polo culturale sarà quello di via San Tomaso. Gamec e Accademia Carrara si preparano ad accogliere i visitatori nelle loro sedi. La pinacoteca dal 29 agosto sarà chiusa per il riallestimento delle sale. Il 26 gennaio la riapertura con la mostra dedicata a Cecco del Caravaggio. Uno dei primi eventi di Bergamo Capitale italiana della Cultura. Gamec si sdoppierà tra l’edificio in San Tomaso e Palazzo della Ragione, sede privilegiata delle mostre d’arte contemporanea, tanto che nel corso del 2023 ne ospiterà ben quattro.
Il programma è in costruzione, fondamentale l’esito dei bandi Cariplo e del Comune
Città Alta
In Città Alta musei aperti nel weekend inaugurale (i siti del Museo delle Storie, il Museo del Duomo, l’Archeologico, il Caffi e l’Orto botanico) e diverse le esperienze artistiche proposte nel corso dell’anno. Il calendario è in fase di definizione, molto dipenderà dai fondi in arrivo e in particolare dagli esiti del bando Cariplo, atteso per la fine di settembre, cui farà seguito il bando del Comune di Bergamo. «Ci piacerebbe aprire San Michele all’Arco e Casa Suardi, che non sarà pronta prima del secondo semestre del 2023; porteremo il pubblico al Carmine per gli spettacoli del Ttb, al Museo della fotografia, grazie a una mostra sulla cultura del lavoro realizzata con la Fondazione Sestini, a Palazzo Moroni e a Porta Sant’ Agostino, dove vorremmo proporre mostre e attività legate all’arte». Tutta la città sarà protagonista - promette l’assessore -, «racconteremo il territorio sia negli spazi più tradizionalmente legati alla cultura sia in luoghi dal valore simbolico. Il ministero ci chiede di sperimentare e di innovare, e lo faremo in piazza della Libertà e in Gamec, con l’arte contemporanea e le nuove tecnologie, ma anche in spazi innovativi come il Daste». I progetti sono numerosi, solo la conta dei fondi dirà se tutti vedranno la luce.
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