Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 02 Gennaio 2023
Dal 5 gennaio saldi al via anche a Bergamo: previste spese per 139 euro a persona
La corsa agli sconti. Ascom stima una cifra in rialzo del 3,7% rispetto ai 134 euro di media spesi, sempre nella Bergamasca, nel 2022. Ma il caro bollette si farà sentire. Leggi di più su L’Eco di Bergamo in edicola martedì 3 gennaio.
Saldi al via anche a Bergamo da giovedì 5 gennaio. Secondo Ascom le previsioni fanno ben sperare, con 139 euro a persona che in media verranno spesi sul nostro territorio. Una cifra in rialzo del 3,7% rispetto ai 134 euro di media spesi, sempre nella Bergamasca, nel 2022 e dei 124 euro del 2021. Un aumento inferiore rispetto alla crescita attesa a livello nazionale: in Italia, infatti, nel 2021 si sono spesi 111 euro a persona, 119 nel 2022 e nel 2023 si prevede saranno 133.
La spesa per i saldi cresce nella Bergamasca ma non come nel resto del Paese. Secondo Ascom quest’anno i consumatori che rinunceranno ai saldi saranno il 9,5% in più
«La spesa media per i saldi sta aumentando dopo il tonfo del 2021, dal quale non ci siamo ancora ripresi - spiega il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -. A contenere l’aumento a Bergamo, che avrebbe potuto essere anche del 15%, sarà quel 9,5% di persone in più che si andranno ad aggiungere al gruppone di quelli che non spenderanno un solo euro durante il periodo dei saldi, perlopiù per motivi di natura economica».
In Italia nel 2021 per i saldi invernali si sono spesi 111 euro a persona; 119 euro nel 2022 e nel 2023 si prevede saranno 133
Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Bergamo, punta il dito contro la pratica dei pre-saldi: «Una consuetudine purtroppo consolidata, che è bene ricordare quanto sia completamente fuori norma. Sconti e saldi non andrebbero mai anticipati. Questi, in aggiunta al Black Friday (che per alcuni esercenti dura non due giorni, ma settimane), contribuiscono a creare una gran confusione nei consumatori e un’importante disparità tra i commercianti che li applicano e i commercianti che non li applicano».
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