Da Città Alta a Clusone, nevica in Bergamasca: «Attenzione ai lastroni di ghiaccio in montagna» - Foto e video

IL METEO. Nevica in Città Alta, ma anche in valle Seriana e in val Brembilla. Gli esperti: manto potenzialmente instabile sopra i 1.800 metri.

Torna la neve in Bergamasca: nella mattinata di sabato 8 febbraio i fiocchi bianchi sono scesi copiosi anche in Città Alta e a San Vigilio ma anche nell’hinterland, a Ponteranica. Pioggia e vento invece in città bassa e in molti paesi della Bassa.

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Abbondanti nevicate di prima mattina si sono registrate in Valle Seriana, sopra i 600 metri: si segnalano nevicate ad Ardesio e Clusone, Gandino e Albino. Fiocchi bianchi anche Gromo e Valbondione, in val Brembilla e a Parzanica. Strade e boschi imbiancati a Fuipiano Valle Imagna.

Sulle piste da sci, per la gioia di impianti e sciatori, si sta posando un manto di almeno dieci centimetri a Lizzola.

Il pericolo del ghiaccio

È uno scenario in costante mutamento quello della presenza di neve e ghiaccio sulle montagne bergamasche: il bollettino neve e ghiaccio per il fine settimana di Arpa Lombardia parla di un pericolo sulla zona prealpina compreso tra 1 (debole) e 2 (moderato).

«Nei giorni scorsi si sono verificati diversi scaricamenti sui versanti esposti a sud, che ne hanno liberati molti dalla neve: siamo dunque in una situazione di assestamento – spiega Damiano Carrara, che guida la VI delegazione orobica del Soccorso alpino e speleologico –. Rimangono sempre più pericolosi i versanti a nord. L’azione del vento potrebbe portare alla formazione di lastroni di ghiaccio, in particolare alle quote più elevate. Le precipitazioni di neve previste per le prossime ore dovrebbero essere comunque di piccola entità, ma il vento potrebbe causare la formazione di zone pericolose soprattutto nei pressi di conche e avvallamenti».

Attenzione alle valanghe

Alcuni problemi di possibili valanghe, dunque, permangono: «Soprattutto oltre i 1.800 metri potranno esserci locali problemi di stabilità, dovuti a strati deboli persistenti alle esposizioni ombreggiate o a valanghe di fondo sui pendii esposti al sole» riporta ancora il bollettino. Rimane valido, dunque, l’invito alla prudenza che il Soccorso alpino.

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