Da Bergamo al mondo intero, il cordoglio per la morte di Papa Bergoglio - Il messaggio del cardinal Pizzaballa

I MESSAGGI DEI LEADER. Dal mondo politico a quello religioso, il ricordo di una figura che ha ispirato milioni di persone. Bandiere a mezz’asta anche a Bergamo.

Grande cordoglio è stato espresso dai leader mondiali del pianete per la morte di Papa Francesco a testimonianza di un amore che supera confini e fedi: «È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che “tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre”. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale» ha dichiarato il cardinale presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi.

La preghiera del patriarca Pizzaballa

«Abbiamo celebrato domenica 20 aprile il giorno della Resurrezione, oggi (21 aprile ndr) Dio ha chiamato a sé papa Francesco. Una connessione significativa tra la celebrazione della vita e dell’amore con la Resurrezione e oggi papa Francesco è stato chiamato a vedere il viso di Dio. Noi, come chiesa di Gerusalemme, preghiamo per la sua anima»: ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, il bergamasco Pierbattista Pizzaballa, in un video pubblicato sull’account X del Patriarcato latino.

I vescovi lombardi: «Coraggiosa testimonianza d’amore»

«Appresa la notizia della morte del nostro amato Papa Francesco i Vescovi della Lombardia sono vicini alla chiesa di Roma per la perdita del loro Vescovo, segno visibile di comunione fra le Chiese sparse per tutta la terra e lo ringraziano per la sua coraggiosa e radicale testimonianza d’amore fino all’ultimo giorno della sua vita»: è quanto scrivono in una dichiarazione congiunta l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, metropolita di Lombardia, e tutti i vescovi della Conferenza episcopale lombarda (Cel) per la morte di Papa Francesco. «Al Risorto, che lo ha chiamato al servizio petrino, affidano in questo momento di sofferenza di tutta la Chiesa Papa Francesco ringraziandolo della sua benedizione nel giorno di Pasqua», conclude la nota firmata da monsignor Mario Delpini, Diocesi di Milano, monsignor Francesco Beschi, Diocesi di Bergamo, monsignor Marco Busca, Diocesi di Mantova, cardinal Oscar Cantoni, Diocesi di Como, monsignor Maurizio Gervasoni, Diocesi di Vigevano, monsignor Daniele Gianotti, Diocesi di Crema, monsignor Maurizio Malvestiti, Diocesi di Lodi, monsignor Antonio Napolioni, Diocesi di Cremona, monsignor Corrado Sanguineti, Diocesi di Pavia; monsignor Pierantonio Tremolada, Diocesi di Brescia.

Von der Leyen: «Ha ispirato milioni di persone»

«Oggi il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco. Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. Il mio pensiero va a tutti coloro che sentono questa profonda perdita. Che possano trovare conforto nell’idea che l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole»: lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Un omaggio a Papa Francesco è arrivato, tra gli altri, da Re Carlo III che ha ricordato la recente visita in Vaticano, ma anche dal presidente francese Emanuel Macron, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dal presidente russo Vladimir Putin. Il Papa è stato ricordato anche oltreoceano dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump («Riposi in pace, possa Dio benedire lui e chi lo ha amato»), dal presidente argentino Javier Milei, al presidente indiano Narendra Modi.

Il presidente Mattarella: «Un grande vuoto»

«Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi» ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.

Papa Francesco «con la Sua bontà ha illuminato il mondo e ha cambiato la Chiesa. Mi è stato vicino in momenti difficili e mi ha aiutato con la Sua preghiera, il Suo affetto e il Suo discernimento» ha ricordato l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi.

«Un dolore profondo, ci lascia un grande uomo». Sono le prime parole della premier Giorgia Meloni riportate da Rainews sulla morte di Papa Francesco. «Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza. Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che “non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”».

Il lutto in Bergamasca

«Con profondo cordoglio la Lombardia piange Papa Francesco. Guida coraggiosa e instancabile testimone di pace, il Santo Padre ha saputo parlare al cuore del mondo con umiltà, forza e tenerezza. Il suo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori. A nome di tutta la Regione Lombardia, mi unisco al dolore e alla preghiera dei fedeli di tutto il mondo. Riposa in pace»: così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda Papa Francesco nel giorno della sua morte.

Bandiere a mezz’asta anche a Bergamo a Palazzo Frizzoni e alla Torre dei Caduti di Bergamo. «Provo un grande dolore – dichiara anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali –. Fino all’ultimo a difesa della pace e dell’umanità, sempre accanto ai più deboli. Una guida spirituale che ha saputo parlare al cuore del mondo con semplicità, forza e umiltà. Con il suo pontificato ha aperto strade di dialogo, costruito ponti, richiamato tutti noi – credenti e non – alla responsabilità di proteggere il pianeta e di costruire un mondo più giusto, condannando con fermezza guerre e ingiustizie. Voglio interpretare i sentimenti della città che piange la sua scomparsa».

«La Provincia di Bergamo e tutte le Province italiane si uniscono commosse al dolore del mondo per la morte di Papa Francesco – dichiara il presidente della Provincia di Bergamo e dell’Upi, Pasquale Gandolfi –. Un Papa che fino alla fine ha rivolto appelli ai governanti ad interrompere le guerre devastanti e a far vincere la pace. Quando lo incontrammo, nell’udienza che volle riservare alle Province nella sala Clementina, ci esortò a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo. Le sue parole restano scolpite nei nostri cuori».

Il Santuario di Sotto il Monte Giovanni XXIII: «Preghiamo insieme per il Pontefice»

Il Santuario di Sotto il Monte Giovanni XXIII si unisce al grande dolore della Chiesa universale per la morte del Santo Padre Francesco.«Viviamo un tempo di silenzio e di preghiera, di raccoglimento e di memoria» si legge in una nota.

«In questo momento di lutto, il nostro pensiero si volge alla sua luminosa testimonianza di Vangelo vissuto. Papa Francesco, con la semplicità profonda delle sue parole, con gesti disarmanti e con la forza mite della sua presenza, ha portato al mondo un messaggio autentico di pace e di tenerezza, illuminando il volto della Chiesa con la luce del Vangelo. È stato un pastore vicino ai poveri, agli ultimi, ai dimenticati; ha mostrato con convinzione che la vera grandezza della Chiesa non risiede nel potere, ma nell’amore che si fa servizio».

«Per accompagnare con la preghiera il passaggio di Papa Francesco alla casa del Padre, il Santuario di Sotto il Monte invita i fedeli a unirsi ogni sera in un momento di raccoglimento e di comunione spirituale. Fino al giorno delle esequie, alle ore 20:30, ci ritroveremo nella chiesa del Santuario per recitare il Santo Rosario, celebrare la Santa Messa in suffragio ed elevare con fiducia la Supplica a San Giovanni XXIII».

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