Cronaca / Bergamo Città
Domenica 03 Luglio 2022
Covid, il virus non molla. Al laboratorio di Calcinate 500/600 tamponi al giorno
Ospedale Passi La recrudescenza del virus è testimoniata anche dai dati della struttura che fa capo all’Asst Bergamo est. Attualmente il tasso di positività è al 15%.
Torna a crescere il carico di lavoro del laboratorio di medicina molecolare all’ospedale di Calcinate, dove confluiscono i tamponi per la diagnosi di positività al Covid provenienti dai punti di raccolta che fanno riferimento all’Asst Bergamo Est. E allo stesso tempo aumenta anche il numero dei ricoverati negli ospedali dell’azienda. Dopo il calo fatto registrare in primavera, attualmente sono in media 5-600 i test processati ogni giorno dai macchinari donati due anni fa dal Distretto Rotray 2042. Dalla sua entrata in funzione, al laboratorio ne sono passati circa 220mila. Aumentano di settimana in settimana anche i tamponi positivi – siamo nell’ordine del 15% – e, contestualmente, la carica virale delle varianti in circolazione. Rispetto alla media nazionale, che nelle ultime ore è arrivata a sfiorare il 30% dei casi di positività sui test giornalieri effettuali, l’incidenza in questa fetta di territorio della Bergamasca è ancora piuttosto bassa, anche sei i numeri stanno crescendo col passare dei giorni.
«Al momento la situazione non desta particolare preoccupazione, tuttavia i ricoveri nei reparti ordinari tendono ad aumentare»
«I positivi aumentano e ci aspettiamo un’impennata intorno alla fine di luglio – spiega Rea Valaperta, coordinatrice del laboratorio di medicina molecolare dell’ospedale Passi di Calcinate –. Al momento la situazione non desta particolare preoccupazione, poiché il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva non è elevato, tuttavia tendono ad aumentare un po’ i ricoveri nei reparti ordinari». I risultati delle analisi sui tamponi molecolari processati, raccontano anche di una carica virale più alta, rispetto a qualche settimana fa; «questo vuol dire – dice ancora la dottoressa Valaperta – che il virus sta moltiplicandosi in maniera esponenziale e, soprattutto, sta circolando tanto. Non bisogna dunque abbassare la guardia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA