Covid, nella Bergamasca incidenza stabile: il report settimanale dell’Ats

Coronavirus. Nella settimana 25-31 gennaio il tasso è di 40 nuovi casi per 100.000 abitanti, nella settimana precedente era a quota 41. Su L’Eco di Bergamo di giovedì 2 febbraio l’analisi e i dati Comune per Comune.

La settimana 25-31 gennaio 2023 fa registrare un tasso di incidenza stabile rispetto alla settimana precedente: il tasso, infatti, è di 40 nuovi casi per 100.000 abitanti, mentre risultava pari a 41 nella settimana precedente. È quanto si legge nel report settimanale del Servizio epidemiologico dell’Ats di Bergamo. Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è pari a -7 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, ovvero -2% (la scorsa settimana presentava -149 nuovi casi, pari a -24% rispetto alla settimana precedente). Negli ultimi 7 giorni la media giornaliera dei casi incidenti si mantiene a 61 nuovi casi contro i 66 della scorsa settimana.

Indice di replicazione diagnostica

L’indice di replicazione diagnostica (RDt), dopo un lungo periodo di decrescita, indica una sostanziale la stabilità tra settimana corrente e precedente facendo registrare al 31 gennaio 2023 il valore di 1.00 (0.88-1.14).

Ambiti territoriali

Per quanto riguarda il territorio provinciale, in diversi Ambiti territoriali si registrano aumenti non significativi del tasso di incidenza: i numeri assoluti alla base dei tassi sono talmente contenuti da rendere sovrapponibili le due settimane a confronto. I Comuni con 0 casi positivi tracciati sono 111, pari al 46% del totale dei Comuni della provincia.

Età media: 51 anni

Nella settimana osservata le classi di età più rappresentate, in termini di numeri assoluti sul totale dei casi incidenti degli ultimi 7 giorni e di tasso diincidenza su 100.000 residenti, sono quelle dai 30-79 anni. L’età media è pari a 51 anni.

Copertura vaccinale

Nella settimana osservata lo stato vaccinale in provincia di Bergamo mostra coperture complete (terze/quarte/quinte dosi) per il 71,6% della popolazione superiore a 5 anni di età. La quarta e quinta dose, rispettivamente il 12,5% e lo 0,6% della popolazione eligibile, presentano complessivamente il 13% della copertura vaccinale con percentuali superiori al 45 % solo per le fasce di età over 80. La quota di popolazione non vaccinata è stabile, ormai da mesi, intorno al 13%.

In sintesi

In sintesi, nella settimana in monitoraggio l’Ats osserva un andamento dei casi incidenti tracciati stabile rispetto alla settimana precedente (-2%); l’indice di replicazione diagnostica (RDt) conferma la situazione di stabilità del contagio tracciabile, ricoveri e mortalità, già contenuti nelle settimane precedenti, si riducono ulteriormente; si mantiene praticamente immutata rispetto alla settimana precedente la partecipazione alla campagna vaccinale; la popolazione immunizzata con la quarta (12,5%) e la quinta dose (0,6%) di vaccino anti Covid resta, a nostro avviso, ancora poco coperta. «Fortunatamente – spiega l’Ats – risultano più elevati i livelli di copertura della popolazione over 80 (con percentuali superiori al 45%). Si auspica un aumento di rilievo per la somministrazione delle quarte/quinte dosi, soprattutto per la popolazione fragile - pazienti polipatologici, in particolare - anche sotto gli 80 anni».

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