Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 15 Novembre 2023
Covid, casi in salita. Boom di test fai-da-te, ma vaccini a rilento
LA CAMPAGNA. In Lombardia 189.574 inoculazioni, in tutta la Bergamasca 17.253. Intanto da lunedì 20 l’accesso alle somministrazioni sarà aperto a tutti.
Il Covid c’è, ma non si vede. Più che un trucco, è la fotografia dell’ultimo periodo: i contagi continuano a esserci e con un rialzo recente, seppur solo parzialmente fotografato dai numeri ufficiali: basta buttare l’occhio tra ambulatori medici e farmacie, oppure sui luoghi di lavoro con qualche assenza. L’adesione alla campagna vaccinale è tuttavia tiepida, benché sia prossima (dal 20 novembre) a essere allargata all’intera popolazione. «In questi ultimi giorni stiamo osservando molti casi di Covid, anche se una gran parte dei contagi sfugge perché in tanti fanno il tampone autonomamente, oppure lo fanno in ritardo – ragiona Ivan Carrara, segretario generale della Fimmg Bergamo e medico di base a Sotto il Monte –. Non si tratta di patologia grave, ma è molto frequente. L’ospedalizzazione si riduce anche grazie alle terapie antivirali che possono essere prescritte ai pazienti con alcune caratteristiche, anziani fragili, per evitare un decorso più grave».
I numeri ufficiali, con l’ultimo aggiornamento riferito al periodo dal 2 all’8 novembre, segnalavano in Bergamasca un totale di 628 casi in una settimana, con un incremento del 14,18% rispetto alla precedente. «Di tamponi ne facciamo pochi, ma il virus circola eccome – osserva Ernesto De Amici, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo –, e lo capiamo anche dalla richiesta dei farmaci. Ormai i sintomi sono quelli di una brutta influenza: la si sta gestendo diversamente dal passato, la richiesta di tamponi è esigua anche perché i medici, in caso di febbre, tendono ugualmente da dare i giorni di malattia».
Poche adesioni alla vaccinazione
Se il Covid ha cambiato volto è soprattutto grazie ai vaccini. Oggi, però, di vaccini antiCovid se ne fanno pochi: l’ultimo report della Regione, aggiornato alla giornata di lunedì, indica un totale di 189.574 somministrazioni in tutta la Lombardia, in calo del 54% rispetto alle iniezioni dello stesso periodo dello scorso anno (il riferimento è 29 settembre-13 novembre); in Bergamasca le vaccinazioni antiCovid sono state finora 17.253 (quarta provincia dopo Milano, Brescia e Varese), però con un incremento di 5.118 vaccinati nell’ultima settimana. «I dati sono bassi perché c’è poca domanda – riflette Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo – e anche perché c’è stato un po’ di disallineamento tra la partenza della campagna antinfluenzale e quella antiCovid: l’antinfluenzale è partita prima, con buoni risultati, e quella antiCovid alcuni giorni dopo. Chi si era già vaccinato per l’antinfluenzale difficilmente è poi tornato a distanza di pochi giorni per un’altra vaccinazione. È però importante ricordare che per anziani e fragili il Covid può dare ancora problemi gravi». «Quando invece è possibile la cosomministrazione, l’adesione è maggiore – conferma Ivan Carrara –. Si sarebbe potuto fare di più, l’obiettivo è alzare i ritmi»
«Un dato che deve far riflettere – commenta Andrea Francesco Raciti, presidente di Federfarma Bergamo – è la richiesta significativa di tamponi fai-da-te: vuol dire che molte persone sanno di essere positive, ma preferiscono non fare il test ufficiale. Sulle vaccinazioni antiCovid c’è una grande risposta delle farmacie, la modalità più utilizzata in questa fase (hanno somministrato il 45% dei vaccini su base regionale, ndr), anche facendo fronte ad alcune difficoltà: non sempre il numero di dosi è sufficiente, le farmacie potrebbero lavorare a ritmo maggiore». «La gestione delle agende è molto complessa – aggiunge Ernesto De Amici –, servirebbe più elasticità nel sistema».
Da lunedì vaccini per tutti
Tra l’altro, dal 20 novembre sarà aperta a tutta la popolazione – al di là delle attuali categorie prioritarie – la possibilità di richiedere la vaccinazione antiCovid e anche l’antinfluenzale. Proprio sull’antinfluenzale, l’adesione è ben più alta: la Lombardia è a quota 1.133.328 vaccinazioni, dato sovrapponibile alle 1.142.454 di un anno fa in questa fase della campagna; la Bergamasca è a 122.925 somministrazioni, terza provincia dopo Milano e Brescia. «Il vero picco dell’influenza è atteso nelle prossime settimane, è importante vaccinarsi ora – conclude Carrara –. In questi giorni vediamo prevalentemente sindromi parainfluenzali e soprattutto Covid».
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