«Covid, Bergamo la provincia lombarda con il tasso di incidenza più basso»

Dopo l’evidente impennata dei casi incidenti e del relativo tasso, registrata la scorsa settimana, negli ultimi 7 giorni si conferma il trend in crescita della curva pandemica, ma con un rallentamento dei valori di incremento.

«Il tasso di incidenza nella settimana 6 - 12 luglio 2022 è pari a 634 nuovi casi per 100.000 abitanti (ovvero 6,34 per 1.000, nella metrica utilizzata a livello di singoli comuni), contro i 575 della scorsa settimana, i 269 di due settimane fa, i 198 di tre settimane or sono e i 131 di un mese fa. Il territorio dell’Ats di Bergamo, secondo gli ultimi dati disponibili, si conferma essere la provincia lombarda con il tasso di incidenza più basso». Lo dichiarano Alberto Zucchi, Elvira Beato, Roberta Ciampichini e Giacomo Crotti del Servizio Epidemiologico Aziendale- Ats Bergamo.

Dopo l’evidente impennata dei casi incidenti e del relativo tasso, registrata la scorsa settimana, negli ultimi 7 giorni si conferma il trend in crescita della curva pandemica, ma con un rallentamento dei valori di incremento.

La fase di risalita della curva, che ha visto un’importante impennata dei casi incidenti e del relativo tasso di incidenza (nuovi casi per 100.000 abitanti) nelle ultime settimane, appare mostrare i primi segnali di rallentamento nella crescita

Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è, infatti, pari a 666 nuovi casi assoluti negli ultimi 7 giorni, pari a 10,3% rispetto alla settimana scorsa (contro i +3.449, pari a +114,0% della settimana precedente, i +801 nuovi casi assoluti, pari a +36,0% di due settimane fa, i +745, pari a +50,3% di tre settimane fa, i +528-188, pari a +55,5% di un mese fa). Negli ultimi 7 giorni la media giornaliera dei casi incidenti è ulteriormente salita a 1020 contro i 925 della scorsa settimana (432 di due settimane fa, i 318 di tre settimane or sono, 211 di un mese fa). La fase di risalita della curva, che ha visto un’importante impennata dei casi incidenti e del relativo tasso di incidenza (nuovi casi per 100.000 abitanti) nelle ultime settimane, appare mostrare i primi segnali di rallentamento nella crescita. Ciò è corroborato dalla diminuzione dell’indice di trasmissibilità (RdT), pari a 1,22, con intervallo di confidenza pari a 1,18-1,26, pur risultando sempre al di sopra della soglia critica (che ricordiamo essere pari ad 1).

«È bene ricordare, come più volte affermato, che quanto osserviamo si riferisce a quanto rilevato attraverso l’attività diagnostica legata a coloro che si sono sottoposti a tampone; verosimilmente, i dati di positività sono tuttavia sottostimati e i casi reali più numerosi, per le motivazioni più volte espresse (chiusura dello stato formale di emergenza e il termine della obbligatorietà del Green Pass sono verosimilmente esitati in una riduzione del ricorso ai tamponi per accertare una situazione di positività in presenza di sintomi compatibili con Covid19)» spiegano da Ats.

Nessun Ambito Territoriale è Covid free

Per quanto concerne il territorio provinciale, anche questa settimana nessun Ambito Territoriale risulta essere Covid free (nessun nuovo caso positivo negli ultimi 7 giorni), ma a differenza della scorsa settimana in cui tutti gli Ambiti Territoriali presentavano importanti valori di incremento, nella settimana osservata si evidenzia la presenza di 2 Ambiti Territoriali con valori in decremento (Grumello del Monte e Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve) e valori più contenuti di incremento nei restanti 12 territori.

I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale (634 nuovi casi per 100.000 abitanti) sono 6: Isola Bergamasca (710 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a +11,6% rispetto alla settimana precedente), Seriate (702, +14,7%), Dalmine (696, +11,1%), Treviglio (693, +4,4%), Valle Imagna e Villa d’Almè (658, +5,7%), Romano di Lombardia (653, +16,4%). Un unico Ambito Territoriale è in linea con il dato provinciale: l’Ambito di Bergamo (634, +12,7%).
Gli Ambiti Territoriali con valori di incidenza inferiori alla media provinciale sono 7: Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (380 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a -6,4% rispetto alla settimana precedente), Alto Sebino (460, +6,1%), Valle Seriana (550, +17,5%), Valle Brembana (562, +43,4%), Valle Cavallina (562, +3,0%), Monte Bronzone - Basso Sebino (589, +9,8%), Grumello del Monte (595 nuovi casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab., pari a -8,2% rispetto alla settimana precedente).

I Comuni con 0 (zero) nuovi casi negli ultimi 7 giorni scendono ulteriormente e sono pari a 12, pari al 4,9% sul totale dei comuni bergamaschi (erano 20 la scorsa settimana, 39 due settimane fa, 49 tre settimane or sono e 60 un mese fa), appartenenti a 4 Ambiti Territoriali (6 la scorsa settimana): 6 afferenti all’Ambito Valle Brembana (Algua, Blello, Mezzoldo, Piazzolo, Valleve, Valtorta), 3 all’Ambito Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (Oneta, Songavazzo e Vilminore), 2 all’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè (Brumano, Fuipiano Valle Imagna), 1 all’Ambito Monte Bronzone - Basso Sebino (Parzanica). Si veda al proposito la mappa di cui alla figura 2.

Per quanto riguarda l’impatto sui ricoveri (cfr. figura 3) si nota la stabilità dei ricoveri ordinari (da 81 della scorsa settimana a 80) e una lieve variazione di quelli nelle terapie intensive (da 3 a 5). Per quanto riguarda l’impatto sui ricoveri è bene precisare sempre che i dati non si riferiscono esclusivamente alle persone ricoverate per patologie Covid19 correlate, ma alle persone risultate positive all’atto del ricovero per qualsiasi patologia o durante il ricovero stesso.

«In sintesi - commenta Alberto Zucchi, direttore del Servizio di Epidemiologia di Ats Bergamo- nonostante la fase epidemica acuta caratterizzata in quest’ultimo periodo da un importante aumento dell’incidenza, negli ultimi sette giorni osserviamo una crescita della curva epidemica molto più contenuta rispetto all’incremento rilevato la scorsa settimana, un indice di trasmissibilità (valore di RdT) sempre sopra soglia, ma con valori inferiori rispetto a quelli di sette giorni fa; una stabilità dei ricoveri ordinari e una lieve variazione in crescita di quelli in Terapia Intensiva che rimangono a livelli assolutamente contenuti (poche unità)».

«L’incremento dell’incidenza rispecchia, come tendenza, la situazione regionale e nazionale e, come riportato la scorsa settimana, può essere verosimilmente legata alla concomitanza di due fattori: l’allentamento delle misure precauzionali e la presenza di varianti dalle caratteristiche di contagiosità maggiori» continua Zucchi. «La crescita dell’incidenza dei contagi Covid rilevata anche nella nostra provincia, come in Lombardia, nell’intero Paese e in Europa, con un indice di contagiosità/Rdt che torna a superare il valore soglia (pari a 1), ci spinge a insistere nell’affermare l’importanza di assumere atteggiamenti di prudenza».

«Il virus ancora in circolazione»

«Il virus è ancora decisamente in circolazione - rimarca Ats -.Pertanto è fondamentale, in linea con le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, continuare a rispettare rigorosamente le misure comportamentali individuali e collettive indicate, ed in particolare il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina nelle situazioni e nei contesti raccomandati, l’aereazione dei locali, l’igiene delle mani, riducendo le occasioni di contatto e ponendo particolare attenzione alle situazioni di affollamento».

«A tal proposito, nelle situazioni di affollamento, comprese anche quelle all’aperto (concerti, sagre, etc.), qualora non sia possibile un ragionevole distanziamento, è altamente consigliato l’utilizzo della mascherina (preferibilmente Ffp2). L’uso delle mascherine negli ambienti affollati è una precauzione che costa poco e aiuta a contenere i contagi e il rischio di malattia. Una buona pratica, ormai appresa, che può essere mantenuta e raccomandata senza troppa fatica» sottolineano da Ats.

Il Servizio Epidemiologico di Ats ricorda, inoltre, che «l’elevata copertura vaccinale in tutte le fasce di età, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano, come le evidenze hanno dimostrato, strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia (ricoveri ordinari e soprattutto in terapia intensiva). A tal proposito, si ricorda che è assolutamente opportuno, per le categorie a particolare rischio (elevata fragilità clinica di base e/o anzianità importante) non aspettare l’autunno per la quarta dose».

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