«Corsia reversibile a Pontesecco, la risposta da Roma entro marzo»

VIABILITÀ. Venerdì 10 gennaio l’incontro tra l’assessore Rota e la sindaca di Ponteranica. Costo stimato: 570mila euro. Pini: «Disponibili a partecipare alla spesa»

C’è un primo orizzonte temporale sul nodo Pontesecco. Il tanto atteso parere del ministero delle Infrastrutture sulla possibilità (o meno) di allestire una corsia reversibile «automatizzata» dovrebbe arrivare «entro il primo trimestre 2025», annuncia Ferruccio Rota, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergam o. Che ieri, venerdì 10 gennaio, ha incontrato la sindaca di Ponteranica Susanna Pini, un primo confronto «informale» per fare il punto sul Pontesecco e, in particolare, sulla possibilità di realizzare la corsia reversibile, sistema di portali che attraverso pannelli luminosi inverte il senso di marcia di una corsia (verso la città o verso la valle) in base alle necessità, eliminando così, questa volta in via definitiva, i birilli.

Costo stimato in 570mila euro

Durante l’incontro è emersa la possibilità che il progetto, del costo stimato in 570mila euro, possa essere condiviso anche dal punto di vista economico da parte degli enti interessati: «Abbiamo detto che siamo disponibili a partecipare perché crediamo in questo progetto – accenna la sindaca Pini –. Non lo riteniamo invece opportuno per i birilli, dato che si tratta di una situazione temporanea (i costi sono sostenuti dal Comune di Bergamo, ndr)».

«Giudizio dopo i cantieri Teb»

Nonostante la realizzazione delle due rotatorie e i vari correttivi introdotti, il tema è ancora irrisolto. Uno snodo viabilistico, quello da e verso la Valle Brembana, che si è fatto ancor più ingarbugliato con il cantiere per la nuova Teb 2. Le grandi manovre in corso, sia sul fronte cittadino che su quello della prima valle, non aiutano a far funzionare la nuova viabilità sul Pontesecco, rimarcano i due Comuni. Intanto Palafrizzoni, proprio nei giorni scorsi, ha finanziato, per tutto il 2025, il vecchio sistema dei «birilli» che prevede il posizionamento dei coni, a disegnare la corsia, negli orari «clou», una spesa di 65mila euro (che si aggiunge a quella per il 2024, pari a 60mila euro). Ma l’obiettivo (che non è stato raggiunto con le sole rotatorie, progetto da 2,4 milioni di euro finanziato da Regione Lombardia) resta quello di trovare una soluzione più «smart» e definitiva, attraverso appunto i portali automatizzati: «Ci siamo confrontati sul progetto con il Comune di Ponteranica, l’incontro è stato positivo – continua l’assessore Ferruccio Rota –. I disagi sulla viabilità ci sono ma voglio sottolineare, perché fino ad oggi non lo è stato fatto abbastanza, che in corso ci sono i cantieri per la Teb 2, lavori che impattano sulla viabilità. Quando i cantieri saranno chiusi, si potrà dare un giudizio sui lavori effettuati al Pontesecco con le due nuove rotatorie».

Palafrizzoni ha finanziato, per tutto il 2025, il vecchio sistema dei «birilli» che prevede il posizionamento dei coni, a disegnare la corsia, negli orari «clou», per una spesa di 65mila euro.

Gli amministratori sono cauti nel quantificare il beneficio che potrebbe portare la corsia reversibile regolata dai portali. Entra nel merito la sindaca Susanna Pini: «Il portale per la corsia reversibile “dinamica” ha una sua importanza ma non risolverà tutti i problemi del traffico, era stato detto anche quando sono state realizzate le due rotatorie. Si tratta di migliorare la situazione, questo è il presupposto della corsia reversibile, un progetto in cui crediamo e nel quale ogni ente coinvolto può mettere un pezzetto. Questo – ribadisce Pini – non è il momento per dire se le rotatorie funzionano o no, perché ci sono i cantieri Teb in corso».

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