Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 13 Maggio 2022
Corsa ai cantieri per il 2023, ecco le tre «zone calde» dell’estate
Lavori pubblici Brembilla: «Molte opere si giocheranno in anticipo per non interferire con la Capitale della cultura». I nodi di via S. Giovanni, via Zanica e viadotto.
La cartina della città pullula di punti-cantiere. E non siamo ancora al clou, visto che i motori si stanno scaldando in vista dell’estate, la stagione «calda» per le opere, soprattutto stradali. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla è già in trance agonistica: «La macchina si è messa in moto, perché dobbiamo giocare in anticipo per non interferire con la Capitale della cultura del 2023». La sfida è ardua: una città sgombra da cartelli «lavori in corso», deviazioni e mezzi, per essere a misura di visitatori e turisti. «Ci portiamo avanti con le zone non interessate dalla presenza delle scuole, e quindi del traffico collegato. Poi, nei mesi estivi, con la fine delle lezioni e il calo delle presenze in città, partiranno i cantieri stradali più impegnativi. Ma la sfida di concludere quanto ci siamo prefissati non dipende solo da noi: per la nuova rotatoria all’incrocio con via Carnovali, ad esempio, siamo in attesa del via libera da parte della società Autostrade per avviare il cantiere».
Il «nodo» via San Giovanni
Tra i «nodi» stradali da bollino rosso il cantiere che interesserà via San Giovanni, all’altezza del parco Suardi. All’opera A2a per la posa del teleriscaldamento, il sistema di tubazioni che si sta espandendo nei quartieri. «Probabilmente sarà necessario chiudere la strada per tutto il mese di giugno – anticipa l’assessore Brembilla –. C’è la roggia da attraversare, e quindi si dovrà rompere la volta per poi ricostruirla. Ci vorrà il tempo per far cementare il calcestruzzo, visto che da lì passano anche gli autobus». Via San Giovanni è il tassello di un piano ben più complesso, visto che il teleriscaldamento dovrà arrivare fino all’altezza dello stadio. Oltre alla canonica «call» del coordinamento lavori, è in previsione quindi un vertice con A2a e l’assessorato alla Mobilità per mettere a punto i dettagli dell’operazione e le conseguenti modifiche viabilistiche. Memori dei disagi già sperimentati in passato. «Dovremo coordinarci per sfruttare al meglio il periodo estivo – conferma il titolare dei Lavori pubblici –. Per il 2023 dovremo essere liberi per il passaggio degli autobus turistici». In zona è in corso anche la riqualificazione di via Santa Caterina.
Ancora lavori in via Zanica
Dovranno armarsi di pazienza anche gli automobilisti che passano da via Zanica, uno degli assi principali d’ingresso in città. Come in un déjà vu, visto che con la sistemazione del cavalcavia è stato uno dei punti nevralgici dell’estate 2021. Anche quest’anno si annuncia come uno degli snodi più a rischio code. «Andrà asfaltata tutta la strada, da via Campagnola fino a in cima. Dopo il passaggio di Unareti, provvederemo ora alla riasfaltatura», spiega Brembilla. L’intervento è previsto dopo la fine delle scuole, e anche qui ci vorrà particolare attenzione. «Lavorare di notte è difficile, perché il cantiere potrebbe essere rumoroso per i molti residenti della zona – spiega l’assessore –. Probabilmente si procederà “a pezzi”, istituendo il senso unico alternato per i tratti interessati di volta in volta».
Il viadotto di Boccaleone
Il tiro si aggiusterà poi in itinere. La parola d’ordine è flessibilità, per essere pronti a ricalibrare i programmi in base alle situazioni. Come nel caso del secondo lotto di manutenzione del viadotto di Boccaleone-Borgo Palazzo. «Probabilmente – ammette l’assessore Brembilla – al momento dovremo limitarci a intervenire nella parte sotto, tralasciando quella sopra. Con i lavori in corso per il sovrappasso del rondò delle Valli e quelli che partiranno a breve per rifare il rondò dell’A4, chiudere anche le corsie del viadotto per rafforzare i giunti significherebbe mettere troppo a dura prova gli automobilisti». Si procederà quindi a step, partendo dal «rafforzamento» della parte sottostante al ponte (nel tratto compreso tra le vie Gabriele Rosa, via Rovelli e Borgo Palazzo), nei punti dove si sono verificati i distacchi, per rinviare la parte superiore. Entro fine anno si punta anche alla realizzazione della rotatoria di via Baschenis: «Una bella racola, ora faremo la gara poi in 7 mesi dovremmo farcela», spera Brembilla.
Centro e Città Alta
Inutile dire che il biglietto da visita per la Capitale della cultura saranno il Centro piacentiniano e Città Alta. «Per il 2023 andranno liberati dai cantieri», assicura Brembilla, ricordando i principali «colpi» da mettere a segno: «La fine dei lavori in centro, il restauro della Torre dei Caduti, quello della Fontana Contarini, la scala di Santa Maria Maggiore. Lunedì, inoltre, partiremo con la ripavimentazione della Corsarola, nel tratto dove sono già stati posati i nuovi impianti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA