Continui intoppi al sistema informatico, i medici di base: «Disagi insostenibili»

SANITÀ . Un’altra giornata nera per la piattaforma Siss che gestisce ricette, referti e certificati. I camici bianchi: «Situazione mai risolta che va avanti da anni, noi vittime insieme ai cittadini».

Un disservizio puntuale. I computer di nuovo in tilt, le ricette elettroniche bloccate, i certificati di malattia in impasse. Sono giornate roventi, le ennesime, per i medici, e di riflesso per i pazienti: succede da lungo tempo, ma con una intensificazione pesante in questa settimana. Il Siss – il Sistema informativo sociosanitario di Regione Lombardia – continua a dare problemi, come accaduto pesantemente pure giovedì mattina. Basta scorrere le comunicazioni ufficiali che i camici bianchi leggono sulla piattaforma online per sfoderare un censimento ricco: un «disservizio generalizzato ricette» segnalato ieri mattina alle 8,53, il medesimo problema nella tarda mattinata di mercoledì, altri «fermi dei servizi» comunicati nei giorni precedenti, «servizio di operatori Siss» non disponibile per diverse ore anche il 1° dicembre.

L’ultima giornata campale, appunto, è stata quella di ieri. Proprio da inizio dicembre la Fimmg Bergamo, sindacato dei medici di base, ha lanciato una rilevazione tra i camici bianchi su questi disservizi informatici: hanno risposto in 264, con «dati allarmanti». «Negli ultimi mesi – ricorda Ivan Carrara, medico a Sotto il Monte e segretario della Fimmg Bergamo – i medici di famiglia hanno dovuto far fronte a continui disservizi nel funzionamento della rete informatica regionale, che rappresenta, tra le altre cose, lo strumento per l’emissione di ricette dematerializzate ai cittadini e la modalità di ricezione referti e accesso al fascicolo sanitario elettronico degli assistiti. I medici di famiglia, soprattutto in questo periodo di enorme affluenza negli studi a causa delle patologie stagionali, si vedono rallentati enormemente nel loro lavoro e talvolta sono costretti a giustificare ai cittadini un disservizio di cui essi rappresentano le prime vittime».

La percezione dei medici è appunto quella di una forte sfiducia nel sistema informatico: il 95% dei medici, sulla scorta dell’esperienza quotidiana, afferma di aspettarsi un disservizio del Siss entro una settimana, e il 42% di questi addirittura entro un giorno; solo il 13% ritiene il servizio affidabile, esprimendo un «voto» superiore al 6. «Fimmg – ribadisce Carrara – sarà in prima linea nel sostenere tutti i colleghi vittima di questa situazione insostenibile e farà fronte comune nell’interesse dei cittadini e dei medici contro l’inefficienza di questo sistema che un sindacato di categoria come il nostro non è più nelle condizioni di sostenere».

«Ogni giorno c’è un disservizio – sospira anche Marco Agazzi, medico di base a Ponte San Pietro e segretario del sindacato Snami Bergamo -: non tanto per noi medici, quanto per i cittadini che non ricevono le ricette elettroniche, i certificati di malattia, i servizi per la cronicità. In un momento di forte circolazione del Covid e dell’influenza, avere gli studi affollati perché si deve tornare al sistema analogico è grave. Questa situazione va avanti da anni, ma Regione (il Siss fa capo ad Aria, l’Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti, ndr) non ha risolto questi problemi noti».

«Non è possibile continuare a utilizzare un sistema che intralcia l’attività dei medici, creando problemi ai professionisti e soprattutto ai cittadini – commenta Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo -. È una situazione inconcepibile e intollerabile, che si aggiunge alla scarica di burocrazia che travolge i medici. È anche per questo che non si trovano più medici disposti a lavorare sul territorio».

Sul tema intervengono anche Roberta Vallacchi e Davide Casati, consiglieri regionali del Partito democratico: «I cittadini non capiscono come nel 2023 possano ancora esserci questi continui disservizi. Ebbene, è una domanda che giriamo direttamente all’assessore Bertolaso. E pretendiamo tutti una risposta esaustiva». Proprio nelle scorse settimane, Casati aveva presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sui disservizi del Siss. Nell’occasione la Regione aveva risposto spiegando che nel 2022 è stata avviata una «evoluzione tecnologica anche attraverso la migrazione della gestione dei dati su una infrastruttura cloud pubblica ad elevata specializzazione. È in corso anche la progettazione di nuovi sistemi applicativi da cui ci si aspetta un radicale miglioramento dell’operatività».

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