Consiglio comunale, scattano i «ripescati». Ecco chi sono - Le foto

PALAFRIZZONI. Il 27 giugno la prima convocazione dell’«era Carnevali»: al posto di sette degli assessori nominati i primi dei non eletti nelle rispettive liste: quattro del Pd, e uno a testa per lista Gori, lista Carnevali e Futura.

Passo dopo passo, prende avvio l’«era Carnevali». Dopo la presentazione della Giunta, che si riunirà in prima seduta lunedì, il 27 giugno, alle 18, sarà la volta del Consiglio comunale nel nuovo format post voto. La sindaca Elena Carnevali accelera i tempi (aveva tempo fino al 1° luglio per convocare l’assemblea), per entrare subito nel pieno dell’operatività. Giovedì, dopo il giuramento della sindaca (che presenterà anche gli indirizzi di governo), ci saranno alcuni passaggi per completare l’assetto, tra cui l’esame degli eletti e le surroghe.

Saranno sette i primi dei non eletti, che prenderanno il posto, nelle rispettive liste, dei consiglieri nominati assessori. Salvo sorprese, dovrebbero tutti accettare l’incarico.

Gli assessori lasciano spazio ai primi non eletti

I passaggi si giocheranno quindi tutti all’interno della maggioranza, dove sono rappresentati cinque gruppi con venti consiglieri in totale. La parte del leone, con il 26,47% dei voti, la fa il Pd, che ottiene dieci posti. Con la nomina in Giunta di Marzia Marchesi, Sergio Gandi, Giacomo Angeloni e Ferruccio Rota (i primi quattro per preferenze ottenute), nelle file dem scatteranno i «ripescaggi» di Silvia Gadda (già segretaria regionale e provinciale della Sinistra giovanile e segretaria regionale dei Giovani Democratici Lombardia), del medico Regina Barbò, degli avvocati Stefano Chinotti e Barbara Carsana. Non ce la fa quindi Michele Zanesi, che sarebbe entrato in Consiglio nel caso di un quinto assessorato assegnato al Pd.

La quinta per consensi della lista dem Romina Russo, in qualità di «consigliere anziano» (ovvero il consigliere che ha preso più voti nella lista più votata) dovrebbe invece presiedere il primo Consiglio comunale. Probabile, tra l’altro, che la stessa Russo venga eletta presidente del Consiglio per i prossimi cinque anni.

Nella Lista Gori, che porta a casa quattro consiglieri, con la riconferma di Marcella Messina alle Politiche sociali, entra in Aula come consigliere Loredana Poli: già assessore nelle Giunte Gori, aveva già deciso che non avrebbe fatto il terzo mandato nell’esecutivo ma si era comunque candidata con la lista civica dell’ex sindaco. Avvicendamenti anche nella Lista civica Carnevali (che ha eletto tre consiglieri), dove Luigi Airoldi prenderà il posto di Claudia Lenzini, nominata assessore dalla sindaca e nella lista Futura (due eletti), dove la 26enne Laura Brevi, che fa parte del gruppo di «Oltre» (una delle componenti della lista) ed è la più giovane eletta, subentra a Oriana Ruzzini, anche lei «promossa» nel nuovo esecutivo di Palafrizzoni. Completa il quadro della maggioranza «Bergamo Europea», con un consigliere (Paola Rossi), mentre il nuovo assessore alla Mobilità Marco Berlanda non era stato eletto (terzo in lista per preferenze) e quindi non lascia nessun posto libero.

L’opposizione

Dodici invece i consiglieri di minoranza, divisi in quattro schieramenti. Andrea Pezzotta, componente di diritto in qualità di candidato sindaco sconfitto, ha già annunciato che resterà in Aula come leader dell’opposizione. Con lui le forze di centrodestra: i quattro consiglieri della sua lista civica, i quattro di Fratelli d’Italia, i due della Lega e uno solo per Forza Italia. Non hanno invece superato l’«asticella» Bergamo Ideale, che sosteneva Pezzotta, e i 5 Stelle, che hanno fatto una corsa in solitaria candidando Vittorio Apicella, che però non è riuscito a entrare in Consiglio.

I passaggi

Nella seduta del 27 giugno, oltre all’elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale, si procederà alla designazione dei capigruppo. Scontati nelle liste che hanno eletto un solo rappresentante (come Giulia Ceci per Forza Italia e Paola Rossi per Bergamo Europea), in altri casi la scelta sarà più dibattuta.

Per il Pd si fa il nome di Francesca Riccardi, che potrebbe prendere il timone dopo i dieci anni di Massimiliano Serra (anche lui rieletto). Per la lista Gori la scelta sarà tra Nicola Eynard e Roby Amaddeo, lì lì con le preferenze (226 a 225), anche se Amaddeo era capolista, forte dell’esperienza nell’amministrazione Gori. Nel campo dell’opposizione, la Lega opta per una staffetta tra Alessandro Carrara e Alberto Ribolla: partirà il segretario cittadino. Mentre il gruppo di Fratelli d’Italia sarà guidato da Ida Tentorio, la più votata della lista, e già consigliere comunale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA