«Con il pane realizzo un sogno buono e bello per i miei clienti»

TERZA CLASSIFICATA. Patrizia Rota Biasetti, da 10 anni in via Zambonate con l’attività che parte dal papà.

Ha usato il pane per allestire la sua vetrina dedicata a Bergamo e Brescia. In particolare una scritta che forma un cuore: «Perché amo la mia città e perché amo il mio lavoro e volevo partire da ciò che faccio per raccontare la mia Bergamo». Patrizia Rota Biasetti, 37 anni, fa la panettiera da tutta la vita: la sua attività in città compie quest’anno dieci anni e tutto è iniziato con papà Giovanni, mancato nel 2021.

E poi ci sono i clienti: «Li conosco quasi tutti per nome e ora con i turisti è un via vai di colori e lingue diverse: noi siamo qui per loro». Un microcosmo di rione quello di via Zambonate, che vive di acciacchi e chiacchiere, davanti al pane fresco che Patrizia Rota Biasetti tira fuori dal forno alle 2,30 del mattino. «Prima il laboratorio di famiglia era a Brembate, ora è tutto qui a Bergamo. Con questi dieci anni il progetto è di allargarmi un po’, con anche un restyling dell’immagine». Ma il pane non si tocca: «Quello è buono così com’è e cerco anche di farlo bello, con il sorriso di tutta la mia squadra al lavoro. Adesso siamo anche più dolci perché abbiamo inserito la pasticceria di nostra produzione: stiamo crescendo e volando in alto: bisogna sempre credere nei sogni e lavorare duro».

Sono otto e sono tutte donne al «Rota Biasetti»: «Questo terzo premio ce lo meritiamo tutte: tengo molto alle persone e usare il pane per la vetrina è stato importante: volevo dargli ancora più valore e dare risalto al nostro lavoro di donne. Impegnativo, bellissimo. E poi semplicemente perché con un prodotto semplice come il pane si può creare qualsiasi cosa di meraviglioso».

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