Cibo, vestiti, bici: tutte le «facce» della sostenibilità

BERGAMO. Sul Sentierone nel weekend torna il Festival «green», abbinato alla «Velonotte», tour ciclabile con Sergey Nikitin Rimsky.

Una due giorni tra bici, auto elettriche, piatti vegani, mattoncini Lego recuperati e swap party (scambio di abiti usati). Sabato 25 e domenica 26 maggio sul Sentierone arriva il Festival della Sostenibilità, quest’anno in tandem con «Velonotte», tour ciclabile (sabato sera) insieme allo storico e musicista Sergey Nikitin Rimsky (che ha portato questo format in tutta Europa) per imparare a guardare con altri occhi la nostra città. «Grazie agli organizzatori per essere riusciti a concentrare tante iniziative di valore in soli due giorni», commenta Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità del Comune, ente co-organizzatore delle due manifestazioni. Sul Sentierone, dalle 9 alle 20, «gli stand di una quindicina di aziende, cooperative e altre realtà che lavorano nel campo della sostenibilità, il festival vuole essere una vetrina – spiega Diego Moratti, direttore di Infosostenibile –. Si potranno fare test drive con auto elettriche e ibride, i bambini potranno sperimentare giochi in legno, giocare con i Lego di recupero, “visitare” un truck di Volvo imparando l’educazione stradale. Ci sarà un’area food aperta anche la sera». In programma sabato la raccolta di mozziconi e non solo con «Plastic free», alle 15,30 appuntamento con i candidati alle Europee sul tema della sostenibilità e la sera cena con DessBg. Domenica, «swap party» e laboratori per bambini. A cura del Biodistretto la «BioDomenica di primavera» con 50 produttori bio e filiera corta, alle 15.30, proposte per scelte alimentari sane, alle 17,30 show cooking. E sabato alle 19 «Velonotte» che lo scorso anno ha richiamato 300 persone (il biglietto si può acquistare al Festival, 25 euro). «L’obiettivo – spiega la presidente dell’Ordine degli architetti Alessandra Boccalari – è coinvolgere anche i non addetti ai lavori. Questa edizione esplorerà prati e piazze, dando valore anche al non costruito». Le 8 tappe sono top secret, ma qualcosa svela Rimsky: «In via San Bernardino mi ha colpito il ritmo dei frangisole sulla palazzina Siad. Il progettista ha codificato le prime tre note della terza sinfonia di Beethoven sulla facciata».

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