«Ciao Elio, gigante buono». Chiesa gremita per l’ultimo saluto a Carminati - Foto

«Ciao Elio, gigante buono». Questo il messaggio scritto all’interno della chiesa di San Paolo dove giovedì mattina 13 gennaio sono stati celebrati, alle 10, i funerali di Elio Carminati.

Gremita la chiesa, con molti rappresentanti delle Forze dell’Ordine, ma anche della Croce Rossa, tantissima gente comune che conosceva Elio Carminati, poliziotto dal volto umano, amatissimo a Bergamo. Elio Carminati è stato una colonna della squadra mobile morto il 10 gennaio sera nella sua abitazione alla Grumellina, portato via da un male incurabile che lo aveva aggredito lo scorso anno.

Chi lo ha conosciuto ha tante storie da raccontare: aneddoti di lavoro, indagini, arresti, le domeniche allo stadio quando c’era davvero da aver paura. Ma alla fine, di lui resta una lezione impareggiabile: si può essere un poliziotto integerrimo, far rispettare la legge, prendere i cattivi ma ricordandosi sempre che si tratta di persone che meritano di essere trattate con umanità. E questo suo lato del carattere, l’umanità, glielo riconoscono per prime le persone che sono state al di là della barricata, quelle a cui ha dato la caccia in tutta la sua carriera: «Quando siamo andati in pensione, a volte è capitato che ci fermassero per strada le persone che avevamo arrestato, i “nostri clienti”, li chiamavamo, per fare quattro chiacchiere – ha confermato il suo storico collega Stefano Lesi, compagno per vent’anni alla squadra Mobile – perché nonostante tutto ci portavano rispetto».

A celebrare i funerali don Alessandro Locatelli, insieme al cappellano della Polizia di Stato di Bergamo don Ilario Tiraboschi e don Gianmarco Vitali, parroco della Roncola di Treviolo e orginario del quartiere. «Ti chiediamo oggi - ha detto don Alessandro nell’omelia -: aiutaci a gestire le emozioni che stiamo vivendo, cariche di sofferenza e di dolore». E ha ricordato «i tuoi racconti al bar del nostro oratorio facendolo diventare un po’ come il salotto di casa».

Tanti hanno parlato durante le commuoventi esequie: «Eri un gigante, non solo nel fisico ma anche per il tuo carattere, sempre legato al tuo quartiere e alla tua zona» ha continuato il sacerdote con il ricordo del suo impegno nella Croce Rossa di Bergamo: «È stato sempre presente per aiutare le persone, venerdì l’ultimo saluto, commuovente, al telefono» ha ricordato Maurizio Bonomi, presidente del Comitato della Croce Rossa di Bergamo che ha raccontato l’impegno di Carminati come volontario, dal 2013, appena andato in pensione.

Tra i rappresentanti della città, il vicesindaco Gandi, la comandante della Polizia Locale Gabriella Messina, colleghi del passato, agenti della questura, dirigenti e ex questori che hanno lavorato con Elio Carminati tra cui Vincenzo Ricciardi, Girolamo Fabiano e Angelo Lino Murtas, il vicario della Questura Delia Bucarelli.
Il momento più toccante il discorso della figlia Paola: «Sei stato il mio unico grande amore, ci ripetevi sempre di non sentirci mai soli e che sarebbe bastato schioccare le dita: tu ci avresti sostenuto sempre. Resterò sempre la tua principessa e tu ci sarai sempre per noi» ha detto con accanto la madre, per poi indossare il cappello della Polizia di suo padre, uscendo dalla chiesa tra gli applausi che hanno omaggiato la vita e la storia di Elio, ricordato anche con la canzone «la Cura» di Battiato.

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