«Ci hai trasmesso l’etica del lavoro e il rigore morale»

L’ADDIO. Accanto all’altare svetta lo stendardo della Provincia di Bergamo, di cui fu consigliere ma soprattutto presidente dal 1976 al 1980. Venerdì 9 agosto i funerali di Franco Fumagalli in città.

Il Tempio votivo di Santa Lucia venerdì 9 agosto si è riempito per l’ultimo saluto a Franco Fumagalli, morto mercoledì 7 agosto all’età di 102 anni. Una vita lunga e piena, circondato dall’affetto di figli, nipoti e pronipoti, e che ha segnato un pezzo di storia della città di Bergamo.

I figli Marco ed Elena hanno dato l’addio al padre, che ricordano con affetto e gratitudine: «Ha avuto un’esistenza molto lunga e ricca, e ci ha consentito di stare con lui per un tempo davvero straordinario - sono le parole di Elena -. Quando qualcuno ci lascia ognuno porta con sé una serie di ricordi come eredità. L’etica del lavoro e il rigore morale che ha trasmesso sono stati valori fondativi della mia vita, e di cui gli sarò sempre grata».

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La vita di Franco Fumagalli

Nella sua vita Franco Fumagalli ha attraversato alcuni degli eventi più importanti del secolo scorso, di cui il figlio Marco regala un racconto appassionato: «Fu una giovinezza interrotta dalla guerra. Prima la Grecia nel 1941 con la Divisione Piemonte, poi la scuola ufficiali a Rieti e quindi, giovane sottotenente, nel Reggimento Savoia Cavalleria, ma come ricordava scherzosamente nel XXIV Gruppo “appiedato”. Partì per la Russia nel dicembre 1942. La leggendaria ultima carica di Isbuscenskij aveva già avuto luogo in agosto, ma sul Don la tragedia dell’ARMIR era appena all’inizio». Della guerra conobbe anche le esperienze più dure. «Rimase, internato, prima nel campo di Murren, poi a Rohrbach. Qui conobbe Dionigi Superti, il comandante dei partigiani dell’Ossola, con cui rientrerà in Italia a guerra finita». Dopo la guerra iniziò a inserirsi nel tessuto sociale di Bergamo, prima come sindacalista della CISL e poi iscrivendosi alla Democrazia Cristiana.

Bergamo lo ricorda anche nei volti degli amici e dei colleghi che hanno preso parte alla cerimonia funebre. Tra i presenti l’ex senatore Gilberto Bonalumi e, in rappresentanza della Provincia, il consigliere Paolo Alessio.

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