Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 31 Ottobre 2022
«C’è chi chiede un prestito per pagare le bollette»
La situazione. In aumento le richieste dei prestiti a tasso zero per far fronte alle bollette o alle spese domestiche.
Un prestito per pagare le bollette, per far fronte alle spese ordinarie. L’auto e i mobili nuovi restano invece un miraggio. Un’ulteriore spia, se ce ne fosse bisogno, del momento di crescente difficoltà, che stanno attraversando i lavoratori, soprattutto atipici.
Sono infatti aumentate le richieste di accesso ai finanziamenti a tasso zero che l’Ebitemp mette a disposizione dei lavoratori in somministrazione. «Nell’ambito dell’atipicità – rileva Guido Fratta, segretario Felsa Cisl – grazie a una contrattazione importante che ha portato a un contratto collettivo del settore, siamo riusciti a far crescere le tutele per i lavoratori in somministrazione». L’Ebitemp, l’ente bilaterale per il lavoro temporaneo, offre infatti diverse forme di sostegno per attenuare le difficoltà derivanti dalla discontinuità lavorativa.
Tra queste c’è appunto la possibilità di chiedere un finanziamento a tasso zero dai 2.500 fino a 5mila euro, uno strumento che consente ai lavoratori di avere liquidità. «Dal 2021 in poi stiamo assistendo a una costante crescita di richieste – commenta Fratta – e a un cambiamento delle motivazioni per cui si fa richiesta».
Conferma infatti Paola Redondi, segretaria generale Nidil Cgil: «Se prima la causale era soprattutto la mobilità lavorativa, cioè l’acquisto di un’auto o di un motorino per raggiungere il posto di lavoro, da parte magari di ragazzi al primo impiego, ora invece ci troviamo di fronte a persone di tutte le età che hanno bisogno di liquidità per far fronte alle spese correnti».
Il pagamento delle bollette o le spese domestiche sono infatti le scadenze più urgenti che devono affrontare. «I lavoratori hanno bisogno di liquidità per sostenere le spese ordinarie», rileva Fratta. L’Ebitemp prevede anche altre prestazioni di welfare, come il rimborso integrale dei ticket e delle spese mediche, il rimborso parziale delle spese dentistiche, l’erogazioni di buoni per la frequentazione scolastica dei figli a carico.
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