Carrara, la pioggia rallenta il cantiere: a luglio (forse) l’apertura dei giardini

NUOVE DATE. Ennesimo slittamento dell’inaugurazione dello spazio verde e del bistrot. Nuova variante al progetto. Il maltempo non consente di installare le luci e piantumare.

Piove sulla città, piove sui giardini dell’Accademia Carrara e l’inaugurazione slitta. Di nuovo. Il cantiere – che comprende, oltre ai giardini, il bistrot e il corridoio esterno alla pinacoteca – non chiuderà nei tempi previsti. La seconda variante ai progetti approvata nell’ultima seduta della Giunta Gori prevede due mesi in più di lavori. Se ne riparla in piena estate. Poco male – si dirà – godere degli spazi all’aperto sarebbe stato impossibile visto il tempaccio di queste settimane. Resta il fatto che la pioggia degli ultimi mesi ha rallentato il cantiere a tal punto che le ultime opere sulle strutture in muratura e la piantumazione dei giardini sono andate lunghe, e di questo passo non è possibile fare previsioni.

Mancano all’appello le luci esterne nella parte alta del giardino, che arriva sin sotto le Mura, la piantumazione di alberi e arbusti e la semina del prato

Cosa c’è e cosa manca

Il bistrot e il collegamento tra primo e secondo piano del museo sono di fatto pronti. La variante indica tra i lavori mancanti il «potenziamento degli impianti al servizio della caffetteria, dotazioni aggiuntive e relativa cucina, l’implementazione dell’impianto igienico sanitario e l’adeguamento dell’impianto di climatizzazione». Gli arredi del bistrot sono già arrivati e il camminamento è finito, è in corso la posa del rivestimento interno. Mancano all’appello le luci esterne nella parte alta del giardino, che arriva sin sotto le Mura, la piantumazione di alberi e arbusti e la semina del prato. Operazioni impossibili se le condizioni del tempo non migliorano. «I ritardi maggiori sono imputabili alla posa dell’impianto di illuminazione e alla sistemazione del verde – conferma il general manager della Fondazione Accademia Carrara Gianpietro Bonaldi –. L’impresa pensa di poter chiudere il cantiere entro il 5 luglio, io sono cautamente ottimista. Quello che posso dire è che si sta facendo un lavoro straordinario, che cambierà l’aspetto e l’offerta del museo, offrirà nuove opportunità ai visitatori e renderà la pinacoteca definitivamente internazionale».

L’auspicio è che il taglio del nastro possa avvenire in luglio, così che i giardini e il bistrot (dato in gestione dalla Fondazione Carrara al Bù Cheese Bar di Bergamo) possano essere frequentati – meteo permettendo – in quel che resta della bella stagione

Un cantiere da 2,8 milioni di euro

Un cantiere da 2,8 milioni di euro (1,6 messi dalla Regione Lombardia; 1,2 dal Comune di Bergamo). La seconda variante prevede l’utilizzo di 189mila euro già inseriti in appalto, per portare a termine le opere aggiuntive. «L’operazione era indubbiamente complessa – riconosce l’assessore ai Lavori pubblici dell’amministrazione uscente, Marco Brembilla – . L’impresa ha lavorato a ridosso dell’ala ovest della pinacoteca, su un terreno scosceso e terrazzato (tremila metri quadri in tutto, ndr). Gli spazi ridotti hanno reso necessario l’uso di macchinari di piccole dimensioni. In più il cantiere è accessibile solo da una porticina che dà su via della Noca. Mettiamoci anche qualche rallentamento dovuto all’impresa, gli scavi aggiuntivi previsti dalla Sovrintendenza archeologica e i due mesi di pioggia, e lo slittamento della fine dei lavori è stato inevitabile».

L’auspicio è che il taglio del nastro possa avvenire in luglio, così che i giardini e il bistrot (dato in gestione dalla Fondazione Carrara al Bù Cheese Bar di Bergamo) possano essere frequentati – meteo permettendo – in quel che resta della bella stagione. Per la gioia dei turisti ma anche dei bergamaschi, che con l’apertura dei giardini avranno un nuovo spazio verde da frequentare nel cuore della città.

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