Caro libri, aumenta ancora la spesa: fino a 500 euro

SCUOLA. Secondo i consumatori +15%. Le «strategie» adottate in molti istituti per risparmiare: dai testi in versione digitale all’app per scambiare volumi usati.

Un ritorno a scuola amaro per tante famiglie, che dovranno affrontare un aumento generalizzato dei costi del materiale scolastico. Dopo i forti aumenti registrati l’anno scorso, infatti, anche per il 2024-2025 si prevede un rincaro dei prezzi di zaini, diari, libri e cancelleria, con incrementi che in alcuni casi sfiorano il 20%, secondo i dati diffusi dal sito «Orizzontescuola.it».

In libreria con tessera sanitaria

Sul fronte dei libri scolastici, il ministero dell’Istruzione ha stabilito un aumento dei prezzi di copertina, che, per le scuole secondarie di primo e secondo grado non dovrebbe superare il 10%. Per la primaria è previsto un aumento dei costi del 2,3%, con un aggravio a carico dei Comuni. La legge regionale 2016, infatti, dispone che i Comuni forniscano i libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola primaria - a titolo completamente gratuito - attraverso il sistema della cedola libraria, garantendo la libera scelta del punto vendita.

«Le famiglie degli alunni residenti a Bergamo dovranno rivolgersi direttamente alle librerie autorizzate e presentare la tessera sanitaria in originale dell’alunno e l’elenco dei libri fornito dalla scuola», è l’indicazione che proviene dal Servizio educazione, istruzione e progetto giovani del Comune di Bergamo, guidato dall’assessore Marzia Marchesi.

Secondo le stime di Federconsumatori, l’aumento reale dei prezzi di copertina, a livello nazionale, si aggirerà intorno al 15%, con una spesa media per famiglia che si avvicinerà ai mille euro

Tuttavia, secondo le stime di Federconsumatori, l’aumento reale dei prezzi di copertina, a livello nazionale, si aggirerà intorno al 15%, con una spesa media per famiglia che si avvicinerà ai mille euro, considerando libri ma anche sussidi e assegni per i meno abbienti. Le scuole bergamasche, per andare incontro alle famiglie, ogni anno nella riunione del Collegio docenti di fine anno scolastico, deliberano un tetto di spesa massimo. Ma i costi restano salati e spesso non si riesce a rispettare quel tetto, che viene superato di circa il 10-15%. Come in una seconda scientifico in cui la soglia viene oltrepassata del 14%. Ma ci sono casi in cui si va anche oltre il 30%, come in una terza indirizzo «Moda» dove le famiglie devono sostenere la spesa di 337 euro invece che di 258 euro. In una prima indirizzo turismo in città, i costi per i soli libri scolastici si aggirano sui 350 euro. All’alberghiero, sempre al primo anno, si sfiorano i 440 euro. Nella lista di una quinta meccanica spunta un libro della materia di indirizzo (meccanica, appunto) che costa 76 euro. In una quinta indirizzo linguistico, il costo è di 261 euro e viene reso noto che il tetto di spesa è stato superato del 10%, con un libro di letteratura italiana di 51 euro. E la spesa, tra dizionari vari e altro, in prima superiore può arrivare fino a 500 euro.

Le iniziative delle singole scuole

Ci sono casi in cui si va anche oltre il 30%, come in una terza indirizzo «Moda» dove le famiglie devono sostenere la spesa di 337 euro invece che di 258 euro

Per cercare di aiutare le famiglie nel far fronte ai costi, al liceo classico «Paolo Sarpi», in vista dell’anno scolastico 2024-2025, per alcuni testi, in un’ottica di sostenibilità, risparmio economico (dal 20 al 30%) e alleggerimento zaino, i rispettivi consigli di classe hanno deliberato l’adozione obbligatoria dei testi in sola versione digitale, fruibili quindi da tablet o Pc (non tutti da smartphone). Gli studenti di EsperiaDev dell’Itis Paleocapa di Bergamo, in collaborazione con l’Associazione Genitori Esperia, hanno creato un’applicazione per lo scambio di libri dove cedere i volumi che non vengono più usati e trovare libri usati. L’usato, infatti, è quello che va per la maggiore.

«Tutti vanno in cerca dell’usato, perché comporta uno sconto che va dal 38 al 50%»

Un trend riscontrato anche da Sonia Cattaneo e Dario Vitali del negozio «Libraccio» in via San Bernardino: «Tutti vanno in cerca dell’usato, perché comporta uno sconto che va dal 38 al 50%», dicono. Tentativi di alleggerire il carico dei costi sono intrapresi anche dagli istituti comprensivi cittadini. Come alla scuola secondaria di primo grado «I Mille», dove l’associazione genitori organizza scambi di libri di testo tra le famiglie. Come spiega Carlo Stracquadaneo, referente dell’associazione, «abbiamo anche avviato una ricerca di sconti e promozioni nelle librerie per l’acquisto di libri scolastici per coloro che sono iscritti alla nostra associazione».

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