Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 17 Febbraio 2022
Caro energia, benzinai allo stremo. «Senza aiuti luci spente di notte»
I rappresentanti della categoria hanno scritto al governo. Mora: «Mai visto uno scenario del genere».
Salgono i prezzi dei carburanti alla pompa, ma allo stesso tempo diminuisce la marginalità dei benzinai. I gestori dei distributori lanciano un grido di allarme che coinvolge tutta la categoria. Perché avanti di questo passo, non escludono di dover ridurre il servizio e interrompere l’illuminazione di notte.
«Siamo stretti tra la morsa del caro bollette, letteralmente triplicate, e margini ridotti – commenta Renato Mora, presidente del gruppo benzinai di Ascom Confcommercio Bergamo -. Per far funzionare gli impianti usiamo moltissima energia e così non riusciamo più ad andare avanti. Sostenere le spese è diventato impossibile, anche perché stiamo vivendo una contrazione delle vendite e anche i margini si stanno riducendo al minimo». I pochi centesimi di guadagno al litro «diventano briciole se calcoliamo il calo di affari – prosegue Mora -. Prezzi così alti nei carburanti non si vedevano da almeno una decina di anni e per tutti noi gestori è aumentata anche l’esposizione bancaria con maggiori rischi d’impresa».
È diventato molto raro il pieno, soprattutto per i nuclei familiari . «Chi deve lavorare non può esimersi dal viaggiare e di conseguenza, pur stando attento ai prezzi, fa il pieno, ma le famiglie invece giustamente stanno centellinando i consumi di carburante. Non ricordo una situazione simile, in cui ci si trova a dover limitare anche gli spostamenti e le gite domenicali – conclude il presidente del gruppo benzinai di Ascom Confcommercio Bergamo, Renato Mora -. Tutti i colleghi sono decisamente in difficoltà e stiamo cercando di tenere botta: se raffrontiamo i primi mesi del 2022 con il 2018 e il 2019 prima dello scoppio della pandemia, notiamo che siamo ancora sotto del 20% nei consumi».
Figisc Anisa Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl hanno inviato così una missiva al governo e ai rappresentanti delle compagnie petrolifere per sottolineare «l’insostenibilità dei costi energetici e richiedere urgenti misure di sostegno. Chiediamo che la categoria venga ricompresa fra i soggetti economici destinatari di provvedimenti di sostegno a compensazione del caro energia – scrivono nel documento le organizzazione sindacali dei gestori -. Ciò, ovviamente, non può essere sufficiente ad alleviare la sofferenza delle nostre imprese, sempre più costrette fra margini insufficienti ed esplosione dei costi, come quello dell’energia».
Oltre all’aiuto governativo, Confcommercio, Confesercenti e Cisl hanno chiesto che «i titolari di impianti si facciano in qualche modo carico dei crescenti aumenti delle bollette per evitare il tracollo economico delle gestioni, con la necessità di ridurre il servizio e l’azzeramento dell’illuminazione notturna».
I gestori chiedono dunque un intervento urgente: «Non appare sostenibile che sia il solo imprenditore, peraltro già penalizzato da un mercato aggressivamente concorrente, a fare fronte a questa situazione senza ricorrere a forme estreme di protesta – concludono le organizzazioni sindacali nella loro missiva -. Chiediamo di avviare un confronto in tempi strettissimi e, in assenza di iniziative concordate, dovremo attivare iniziative sindacali atte a garantire almeno le minime tutele alla categoria».
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