Camionisti, viaggi senza intoppi. La polemica: «Ma gli stranieri sono favoriti»

Le aziende si sono organizzate, evitato il temuto caos. Unatras polemizza: scorretto esentare dal Green pass chi viene dall’estero.

Il trasporto delle merci rappresenta uno dei nodi cruciali per la ripresa economica e, grazie agli sforzi organizzativi messi in campo dalle aziende, ieri non si è verificato il tanto temuto caos. Nel frattempo le associazioni di categoria protestano perché l’obbligo del Green pass non è stato esteso ai camionisti stranieri.

«A livello di distribuzione abbiamo affrontato il problema per tempo e non abbiamo registrato alcun disservizio – commenta Giuseppe Cristinelli, presidente della Federazione autotrasportatori italiani di Bergamo –. Tutti gli autisti sono stati controllati all’ingresso delle aziende e dai clienti ai quali hanno consegnato la merce. In questo periodo l’economia sta ripartendo e dobbiamo fare di tutto per non fermarci. Abbiamo chiesto al governo di estendere la scadenza del tampone alle 24, in modo da non avere autisti obbligati a fermarsi a metà del servizio». Unatras, di cui fanno parte le principali associazioni dell’autotrasporto, ha chiesto regole uguali per tutti, anche per i camionisti stranieri che si recano nel nostro Paese . «Da oggi le imprese di autotrasporto straniere stanno sostituendo quelle italiane – comunicano da Unatras –. Almeno il 25% di camion delle imprese italiane già da questa mattina è stato costretto a fermarsi per fare largo ai vettori stranieri. Si tratta di una forma di concorrenza distorta che danneggia un settore centrale della nostra economia, con la committenza che si sta già rivolgendo all’estero per i servizi».

Si rischia di mettere in difficoltà imprese e lavoratori che nelle fasi più drammatiche della pandemia hanno garantito al Paese l’approvvigionamento dei farmaci e dei beni di prima necessità. «Gli autotrasportatori provenienti dall’estero saranno esentati dall’obbligo del Green pass – fanno presente da Unatras –, a condizione che le operazioni di carico e scarico siano effettuate da altro personale. Riteniamo inaccettabile che il governo preveda un regime alternativo sulla normativa, ad unico vantaggio delle imprese estere, elemento che si aggiunge alle dichiarazioni rese ieri dal ministro dell’Ambiente Cingolani, che propone di eliminare gli interventi sulle accise per l’autotrasporto attualmente in vigore».

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