Camera penale e «Nessuno tocchi Caino» in visita al carcere: «Degrado strutturale»

L’EMERGENZA. I detenuti sono 586, a fronte di 319 posti: «È necessario incentivare le pene alternative».

Il sovraffollamento cronico con 586 detenuti a fronte di 319 posti regolamentari (tasso di affollamento del 184%), una diffusa condizione di disagio (tra il 40 e il 45% dei detenuti soffre di disagio mentale o di dipendenze) e le carente di personale (in primis della polizia penitenziaria, con un organico sottodimensionato del 30%).

Il carcere di Bergamo: «Degrado strutturale»

È la situazione fotografata dall’associazione Nessuno tocchi Caino e dalla Camera penale di Bergamo, che nella mattinata di sabato 28 dicembre hanno fatto visita al carcere di Bergamo.

«Nel carcere troviamo sempre più quelle situazioni che la società non vuole affrontare: la dipendenza, il disagio mentale, l’immigrazione – ha commentato Sergio D’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino -. Da parte della direzione e della polizia penitenziaria c’è buona volontà, ma si sconta una situazione di degrado strutturale, in linea con la media nazionale».

Per l’avvocato Federico Perelli, rappresentante della Camera penale di Bergamo, «è necessario incentivare le misure alternative: molti detenuti potrebbero accedervi, ma vi sono tempi lunghi o situazioni di fragilità che impediscono si arrivi a queste soluzioni».

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