Bus, con la prima campanella in strada a Bergamo 4.200 corse al giorno

DAL 12 SETTEMBRE. Confermato il piano dell’anno scorso con poche variazioni. Marino (Agenzia Tpl): «Nessun taglio, ma servirà un mese di assestamento».

Con il suono della prima campanella, giovedì 12 settembre scatterà anche l’orario invernale dei mezzi del trasporto pubblico locale. Si tornerà dunque alle corse pianificate nel periodo scolastico – circa un terzo in più rispetto a quelle attive in estate – con una programmazione che ricalcherà di fatto quella dell’anno scorso. La conferma arriva dall’Agenzia provinciale del Tpl, impegnata in questi giorni negli ultimi ritocchi (ieri pomeriggio l’ennesima riunione con gli operatori), prima dell’entrata in vigore del nuovo orario, tra una settimana esatta. La buona notizia è che non ci saranno tagli: gli stanziamenti previsti per il 2024 sono stati confermati e, anzi, rispetto all’anno scorso la maggior parte dei fondi sono giunti sul territorio con qualche mese d’anticipo, rispetto al passato.

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L’orario invernale sviluppa un’offerta di circa 17,4 milioni di chilometri, a fronte dei 4 milioni dei tre mesi estivi, il che significa che nel periodo scolastico gli autobus del Tpl percorrono in media circa 64mila chilometri al giorno (contro i 44mila dell’estate).

I numeri

L’orario invernale sviluppa un’offerta di circa 17,4 milioni di chilometri, a fronte dei 4 milioni dei tre mesi estivi, il che significa che nel periodo scolastico gli autobus del Tpl percorrono in media circa 64mila chilometri al giorno (contro i 44mila dell’estate). Tradotto: da giovedì prossimo le corse torneranno ad essere all’incirca 4.200 al giorno, a fronte delle 2.900 previste da metà giugno a metà settembre. Si tratta, è vale la pena precisarlo, di dati medi, visto che nei giorni festivi il servizio si riduce fortemente.

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Le riunioni per definire i nuovi orari sono iniziate a giugno: il calendario è pressoché chiuso, anche se – come ogni anno – servirà almeno un mese prima di entrare pienamente a regime. «Ci stiamo occupando delle ultime rifiniture – conferma Marcello Marino, direttore dell’Agenzia del Tpl –. Si tratta di aggiustamenti rispetto all’orario dell’anno scorso, perché non ci sono state variazioni né nella composizione della popolazione scolastica, né rispetto alla dotazione dei chilometri che avevamo a disposizione».

»Nelle scorse settimane ci sono stati contatti anche con Trenord, che gestisce il servizio dei «punto-punto», gli autobus sostitutivi messi in campo a febbraio con la chiusura della tratta Bergamo-Ponte San Pietro. Anche quelli saranno confermati»

Inizio «elastico», poi offerta stabile

Produzione ed offerta restano dunque quelle dell’anno scorso: «La domanda è abbastanza stabile – prosegue Marino –, ci sono state alcune modifiche nei calendari scolastici, ma questo è un tema che ricorre costantemente: quando, com’è accaduto nel caso di Treviglio, gli istituti riescono a concordare delle modifiche in modo sistematico, riusciamo ad adeguare meglio gli orari. Non ci sono particolari criticità, siamo intervenuti in maniera chirurgica su tutti i quadranti, dalla Valle Imagna alla Val Cavallina, nella zona di Albino e in parte in pianura e sui laghi, ma si tratta di aggiustamenti davvero minimi che servono a soddisfare le esigenze di tutti. Il primo mese sarà di assestamento, in quanto saranno provvisori anche gli orari delle scuole. Ci sarà un po’ di elasticità, dopodiché anche il servizio del Tpl si stabilizzerà». Nelle scorse settimane ci sono stati contatti anche con Trenord, che gestisce il servizio dei «punto-punto», gli autobus sostitutivi messi in campo a febbraio con la chiusura della tratta Bergamo-Ponte San Pietro. Anche quelli saranno confermati.

Nel frattempo, tenendo conto della chiusura della maggior parte delle scuole il 23, 24 e 26 aprile 2025, l’Agenzia del Tpl ha chiesto agli operatori di sospendere in quei giorni il servizio scolastico. Resta confermata la programmazione ordinaria, per il 2 maggio 2025, fermo restando la possibilità di aggiustamenti che potranno essere determinati in funzione delle effettive esigenze.

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