Bus degli studenti affollati e treni in ritardo: sciopero e maltempo aumentano i disagi in Bergamasca - Il video

TRASPORTI. Complice anche il maltempo per gli studenti stamattina disagi sui mezzi pubblici: bus strapieni e ritardi. «Una situazione che purtroppo si ripete tutti i giorni».

Primi ritardi e cancellazioni sui treni anche in Bergamasca: è in corso lo sciopero generale di 24 ore indetto dai sindacati di base nel settore pubblico e privato. Per le ferrovie l’astensione di 24 ore dal lavoro è partita nella serata di giovedì 19 ottobre alle 21 e cesserà alla stessa ora di oggi (venerdì 20 ottobre). Trenitalia nei giorni scorsi ha parlato di possibili cancellazioni o variazioni negli orari, assicurando comunque che circoleranno regolarmente sia le Frecce sia gli Intercity.

Sul fronte dei trasporti regionali nel corso della giornata sono previste due fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Autobus, tram e metropolitane saranno interessati dallo sciopero. In Bergamasca i primi stamattina a subire disagi per lo sciopero sono stati gli studenti con bus sovraffollati in stazione autolinee. Una situazione purtroppo che si ripete quotidianamente ma che, in mattinata, per via della mobilitazione nazionale e del maltempo, è risultata ancora più complicata del solito.

«È sempre così – commenta una studentessa 17enne, che tutte le mattine da Albino si dirige all’istituto Caterina Caniana di Bergamo -: è una continua corsa per salire sul pullman, e ogni mattina ci si ammassa sul marciapiedi della stazione di Bergamo per riuscire anche solo a salire sul mezzo. Questa mattina è stato peggio del solito, per lo sciopero e anche la pioggia probabilmente, ma ribadisco che la situazione è così ogni giorno. Spero possa cambiare qualcosa».

Nel settore aereo i voli garantiti sono quelli che in partenza dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. All’aeroporto di Orio al Serio in mattinata le partenze sono state regolari: ritardi e due voli cancellati invece in arrivo da altri aeroporti. A rischio anche i servizi pubblici, scuole, uffici e sanità.

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