Bus autostradali stracolmi
I pendolari restano a piedi

Un lettore segnala: giovedì 3 ottobre 12 pullman pieni non si sono fermati. L’Atm: incremento improvviso di passeggeri, avviato il monitoraggio

Autobus ultra pieni, tanto da lasciare a piedi i pendolari. Che, costretti ad aspettare il successivo mezzo, anzi i successivi, non sono riescono a salire perché altrettanto affollati.

È quanto stanno vivendo i passeggeri dell’Autostradale in partenza dalla fermata di Capriate in direzione di Bergamo: la segnalazione giunge da un lettore che ieri dalle 7 alle 8,40 ha visto dodici autobus passargli davanti, senza fermarsi neppure, perché già pieni. «Vorrei denunciare il disservizio pubblico che sono costretti a subire i cittadini che sfruttano la fermata di Capriate – scrive Giorgio Elitropi – pur avendo pagato un abbonamento, non riescono a salire sui pullman dell’autostradale provenienti da Milano per recarsi a Bergamo».

Il lettore spiega che ciò si sta ripetendo da circa due settimane: ciò avviene «pur essendo garantite oltre dieci corse nella fascia oraria del primo mattino, dalle 7 alle 8, quella più utilizzata dalle tante persone che si recano a Bergamo per lavoro o per studio». Secondo il racconto dei pendolari, gli autobus giungono alla fermata tra Capriate e Brembate ma «risultano già stracolmi e gli autisti, giustamente e per motivi di sicurezza non permettono che nessuno viaggi restando in piedi». Quindi non si fermano e proseguono la corsa. Ciò stando al raccolto del lettore, avviene quotidianamente e il disservizio sarebbe legato all’avvio delle attività universitarie che richiamano sui mezzi gli studenti pendolari: «Sistematicamente, quindi, ogni mattina, decine di persone sono obbligate ad attendere oltre un’ora (a volte anche due) prima di riuscire a salire su un pullman, giungendo spessissimo in ritardo».

Il passeggero spiega di aver denunciato il disservizio ad Atm, la società che gestisce questo servizio di trasporto in A4: «Nonostante le svariate lettere, telefonate ed email di protesta, la situazione perdura da tempo. E, sinceramente, mi è difficile capire quali siano le difficoltà economiche di un’azienda come la Atm che le impedisca di potenziare questo servizio pubblico». In questi anni «sento sempre parlare di nuove autostrade, di linee ferroviarie veloci che ci condurranno in Francia permettendoci di arrivare trenta minuti prima - conclude Elitropi - Ecco, sarebbe bello se nel 2019 si pensasse concretamente alle piccole necessità quotidiane di tanti cittadini che, magari anche per una scelta ambientale, hanno deciso di utilizzare un servizio pubblico».

Atm fa sapere che «negli ultimi due giorni è stato effettivamente riscontrato un improvviso incremento di passeggeri, pertanto è iniziata un’attività di monitoraggio. È stata informata l’agenzia dei trasporti di bacino alla quale compete la decisione di incrementare i mezzi qualora ne sia accertata la reale necessità».

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