Blitz all’ex Una hotel: chiusi gli accessi dopo gli ingressi abusivi

CELADINA. Nella mattinata di martedì il sopralluogo della proprietà con la Polizia locale di Bergamo e Unità cinofile. UnipolSai: previsti lucchetti e grate, ma vengono sempre forzati.

Dopo il video pubblicato venerdì scorso su YouTube in cui due ragazzini raccontavano di lanciarsi dai parapetti dell’Una Hotel su un cumulo di materassi, la Polizia locale ha contattato la proprietà, UnipolSai, per fare un sopralluogo e bloccare ogni accesso abusivo all’edificio di sette piani, abbandonato dal 2016 dopo l’ultima presenza degli uffici Ascom.

Il blitz è stato effettuato nella mattinata di martedì 5 settembre: intorno alle 8 di stamattina (5 settembre) dentro il palazzo fatiscente e ormai abbandonato da anni non c’era nessuno. Sul posto, con la proprietà, anche la Polizia locale e Unità cinofile, insieme alle guardie Civis. Sono stati completamente chiusi gli accessi alla struttura con lucchetti e nei prossimi giorni verranno sigillati con lamiere.

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«L’immobile è in via di cessione e le trattative sono in fase molto avanzata – fanno sapere dall’ufficio stampa della compagnia assicurativa –. Stiamo facendo il possibile per mantenerlo in sicurezza, e anche questa volta interverremo mettendo lucchetti e grate nuove, ma ogni volta vengono forzati». Da anni lo stabile è in stato di degrado e oggetto di più incendi, l’ultimo a metà agosto.

Popolato da senzatetto e sbandati, ormai completamente vandalizzato, due Youtubers hanno documentato la scorsa settimana il nuovo fenomeno dei ragazzini che si lanciano sui materassi dal settimo al sesto piano, rischiando di farsi male.

Tra i commenti al video, anche quello di un ragazzo che spiega: «Ci vado spesso con dei miei amici e molte delle cose che avete visto rotte o vandalizzate qualche mese fa non lo erano, infatti prima era un ritrovo anche abbastanza sicuro ma da quando una sera ci siamo andati e un maranzino ha minacciato il mio amico di accoltellarlo (perché diceva che era zona sua) abbiamo iniziato ad evitare di entrarci».

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