Binari fino a riva, per il treno del lago pronti 15 milioni

Cantamessa (Fs): «Dal Pnrr in arrivo risorse per il collegamento Palazzolo-Paratico/Sarnico». Qui correrà il primo convoglio turistico scoperto in Italia.

Fresco di nomina (nel Comitato permanente di promozione del turismo in Italia, a firma del ministro Massimo Garavaglia), Luigi Cantamessa cala l’asso. «Siamo pronti a portare sul lago d’Iseo non meno di 15 milioni di euro». Il direttore bergamasco di Fondazione Fs da tempo lavora per convogliare uno spicchio sostanzioso dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (435 milioni già stanziati per la Fondazione) sulla Palazzolo-Paratico/Sarnico. E se il progetto per lo sviluppo turistico delle «sue» ferrovie l’ingegnere di Trescore lo ha raccontato nei mesi scorsi a più riprese, mai prima d’ora erano state ufficializzate le risorse a disposizione.

«Con quei 15 milioni di euro riusciremo a concretizzare buona parte del progetto per il lago – assicura Cantamessa –. In prima battuta costruiremo un terzo binario alla stazione di Paratico-Sarnico, dove potranno essere esposte in maniera permanente le carrozze scoperte che accompagneranno i turisti fino al Sebino. Quando non saranno utilizzate, saranno in mostra in un hangar coperto che verrà allestito, entro fine 2023, nei pressi della pensilina, non lontano dal maxi plastico inaugurato lo scorso anno per riprodurre il sistema chiatte-ferrovie: già mi immagino gli studenti che verranno ad ammirare carrozze scoperte e plastico, come in un museo».

Carrozze panoramiche su cui Cantamessa punta molto, e non a caso: il primo treno turistico scoperto in Italia, stile ferrovie retiche e carrozze del Bernina, l’ingegnere lo farà correre a casa sua, sulla Palazzolo Paratico Sarnico (quando? C’è da aspettare l’anno prossimo).

Gli sviluppi

Un sogno che il direttore - e gli amministratori della zona - cullano da tempo, e che il Pnrr sembra poter realizzare. Ma con i fondi a disposizione si concretizzeranno altri step del progetto: i binari che ora terminano nei pressi della pensilina di Paratico verranno spinti, in prima battuta, fino alla vecchia stazione paraticese riqualificata e, in una fase successiva, correranno fino in riva al lago, esattamente dove oggi fanno bella mostra di sé le vecchie Chiatte.

Il piano si spinge oltre: dalla riva, secondo i piani di Cantamessa, le carrozze potrebbero essere caricate proprio su una vecchia chiatta, per far fare il giro del lago ai turisti senza scendere dal treno. Un orizzonte ambizioso, che richiederà – fra progettazione e autorizzazioni – qualche anno in più (entro, comunque, il 2026): «Questo è uno step ulteriore, non incluso nei 15 milioni di euro già sicuri. Ma non è detto che, facendo economia, non riusciamo ad ottenere anche i fondi per far realizzare chiatte apposite».

Hangar e binario

Quel che è certo è che per la Fondazione Fs il lago d’Iseo continua ad essere una meta di valore, e un punto nevralgico dello sviluppo della rete in chiave turistica.

«Uno sviluppo molto concreto: le risorse ci sono, e proprio in questo momento siamo in fase di progettazione. Con la collaborazione indispensabile dei Comuni, in particolare del Comune di Paratico, stiamo progettando hangar e terzo binario, ma anche l’allungamento dei binari storici fino al lago. Il sogno inizia ad avverarsi».

Quella della collaborazione con gli enti del territorio, non è un’annotazione casuale: per la realizzazione del terzo binario e dell’hangar Fondazione Fs ha dovuto incassare il sì del Municipio di Paratico all’utilizzo di un’area di proprietà comunale (sì arrivato in tempo zero). Nei prossimi mesi servirà sondare anche Soprintendenza, oltre che Navigazione lago d’Iseo, per l’allungamento dei binari fino al lago e per la messa a punto della chiatta che trasporterà le carrozze.

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