Bergamo, via Maironi chiude per lavori: stop allo «scavalco»

VIABILITÀ. Tra gennaio e febbraio il cantiere per la condotta di Uniacque, poi da marzo il Comune consolida i muri di sostegno. Per almeno sei mesi niente scorciatoia dal viale delle Mura a città bassa: un «test» per l’ampliamento della Ztl h24.

È questione di settimane e via Maironi da Ponte chiuderà al traffico. E sarà off limits fino a luglio. Tra gennaio e febbraio Uniacque è pronta a partire con i lavori per il rifacimento della conduttura che dalla sorgente di Algua, in Valle Serina, porta acqua potabile in città, con punto di arrivo il serbatoio di Sant’Agostino. Lavori che dovrebbero durare un paio di mesi.

Con la chiusura della via, il Comune di Bergamo ne approfitta per avviare un altro cantiere da tempo atteso, il consolidamento dei muri di sostegno stradali di via Maironi da Ponte, con lo storico viadotto di San Lorenzo, manufatto che conduce all’omonima Porta delle Mura. Un intervento che durerà quattro mesi, da marzo a luglio, questo stabilisce il progetto esecutivo approvato dalla Giunta.

Stop allo «scavalco»

Per almeno sei mesi quindi la città sperimenterà la chiusura dello «scavalco», l’abitudine cioè, per molti automobilisti (in direzione Valle Brembana da un senso, verso Loreto e Longuelo dall’altro), di utilizzare il viale delle Mura tagliando il traffico di città bassa.

Già la Giunta Gori aveva annunciato l’ampliamento della Ztl h24 di Città Alta a via Maironi da Ponte. L’attuale amministrazione si è presa del tempo per decidere il da farsi. Ma è chiaro che la chiusura della strada causa cantieri sarà un test prezioso per la Giunta Carnevali, per osservare le ricadute sul traffico cittadino, raccogliendo non solo impressioni, ma dati corposi, dato che la chiusura si protrarrà per mesi. Intanto Palafrizzoni sta studiando la viabilità in vista dei cantieri: «Sono in corso alcuni rilievi sul traffico proprio per capire i flussi di traffico in Città Alta e in via Baioni – spiega l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda –. Sulla base dei dati che saranno raccolti, decideremo come organizzare la viabilità».

I cantieri

Ma veniamo ai cantieri. Il primo a partire sarà quello di Uniacque. Più che una partenza una prosecuzione, perché i lavori per il rifacimento della conduttura sono stati avviati nel 2023. Un tracciato lungo 8 chilometri, da Villa d’Almè, Almé, i Colli di Città Alta e fino a Sant’Agostino. L’obiettivo è chiudere entro dicembre 2025, rispettando le scadenze Pnrr, che ha cofinanziato l’opera del valore di 30 milioni di euro: «Ci siamo coordinati con il Comune di Bergamo per definire le modalità – spiega Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque –. Fino ad ora il cronoprogramma è stato rispettato, ad Almé stiamo terminando i lavori sul nuovo bacino. Parallelamente stiamo lavorando sulla condotta, tra gennaio e febbraio arriveremo in via Maironi da Ponte, dove le tubazioni si sviluppano sotto la strada. Non possiamo perdere tempo, perché la scadenza Pnrr si avvicina».

Il consolidamento

Chiusi i lavori sulla tubazione dell’acqua, Uniacque passerà la palla a Palafrizzoni. Che da anni ha in programma il consolidamento del viadotto, costantemente sollecitato da auto e bus. Il cantiere avrebbe dovuto prendere il via un anno fa, ma, ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici Ferruccio Rota, «l’impresa a cui erano stati assegnati i lavori ha rescisso il contratto, quindi è stato necessario rivedere il progetto aggiornandolo al codice dei contratti entrato in vigore nel 2023 e al prezziario. La spesa, prevista in 800mila euro, è aumentata di 15mila. Contiamo di partire con i lavori nei primi mesi del 2025».

«L’attuale muro di contenimento a secco verrà completamente sgravato dalle spinte derivanti dalla massicciata stradale e diventerà il paramento di rivestimento della nuova struttura di sostegno»»

Si lavorerà per la messa in sicurezza e il consolidamento dei muri che sostengono la via Maironi da Ponte: «Si è ritenuto di lavorare in maniera conservativa – si legge nella relazione tecnica – progettando una “berlinese”, una paratia ancorata con un ordine di tiranti per circa 125 metri, a partire della pavimentazione in ciottoli in uscita da porta San Lorenzo. L’attuale muro di contenimento a secco verrà così completamente sgravato dalle spinte derivanti dalla massicciata stradale e diventerà il paramento di rivestimento della nuova struttura di sostegno». Il progetto prevede la pulizia dei muretti lungo la carreggiata e il risanamento della muratura in pietra con la tecnica del cuci-scuci, sostituendo solo gli elementi «irrecuperabili». A chiusura dell’intervento, la strada sarà riasfaltata.

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