Bergamo, sì alla Piazza verde: «Recepite le indicazioni della Soprintendenza»

I MAESTRI DEL PAESAGGIO. Via libera all’allestimento con qualche aggiustamento. Rinaldi: «La fontana sarà visibile». Istituito un gruppo di lavoro con il Comune.

«Dal prossimo anno, in ottemperanza alle indicazioni arrivate dal ministero per tutti i centri storici, valuteremo con più attenzione se e come rilasciare autorizzazioni per manifestazioni, eventi e dehors». Così aveva dichiarato, lo scorso anno, il soprintendente di Brescia e Bergamo Luca Rinaldi, commentando il discusso allestimento dei Maestri del Paesaggio in Piazza Vecchia: una piramide in ferro, ricoperta di piante, che aveva letteralmente inglobato la fontana del Contarini, suscitando non poche proteste. Promessa mantenuta . Il progetto è stato presentato con il dovuto anticipo dagli organizzatori della manifestazione e la Soprintendenza si è presa il tempo necessario per valutarlo. «Il primo parere è stato negativo – rivela l’architetto Rinaldi –; abbiamo poi dato alcune indicazioni che sono state recepite e il nuovo allestimento ha avuto il via libera».

Il lavoro della Soprintendenza

La designer francese Catherine Mosbach – spiegano gli organizzatori del Landscape Festival – ha pensato per il prossimo settembre a «un progetto in grado di far pensare alle città come terreni fertili, pronti ad accogliere nuovi giardini, nuova socialità e un nuovo orizzonte di benessere collettivo». Sulla scorta di questa idea, la geometria a losanghe di Piazza Vecchia ricorderà «un terreno arso dalla siccità che rilanci però un messaggio ottimistico. Un pavimento materico, apparentemente sterile, desertificato dagli eventi catastrofici o bellici, caratterizzato tuttavia da preziose fenditure nelle quali riescono a ripararsi i semi di una nuova vita, così da far ripartire la vegetazione pioniera», vegetazione rappresentata da un centinaio di gruppi di piante erbacee e perenni. A completare l’installazione, 60 piante d’alto fusto inserite in mastelli di colore bianco, come gli arredi e le sedute della piazza. Con qualche aggiustamento voluto dalla Soprintendenza. Bandito, ad esempio, il muschio tra le fughe delle mattonelle della pavimentazione e l’uso del ghiaccio secco per ricreare l’effetto nebbia. «La fontana del Contarini resterà visibile, e non ci saranno strutture né luci addossate ai monumenti» osserva Rinaldi. Sotto la lente della Soprintendenza anche gli eventi collaterali del festival e le loro «location». «Ci sono state alcune riduzioni e scremature – continua l’architetto –, sempre con l’intenzione di tutelare le aree più sensibili del centro storico e i suoi monumenti».

Un gruppo di lavoro con il Comune

Il giro di vite era stato annunciato per garantire il decoro urbano e la qualità degli allestimenti in Città Alta, e ovviamente non riguarda solo la manifestazione de «I Maestri del Paesaggio». «Abbiamo istituito un gruppo di lavoro permanente con il Comune di Bergamo che sta dando buoni frutti – fa sapere l’architetto Rinaldi –. Negli ultimi mesi abbiamo esaminato diversi progetti che riguardano varie iniziative, festival ed eventi di diverso genere che si tengono sul suolo pubblico, in luoghi sottoposti a tutela». Si lavora sulla scorta delle disposizioni di legge – previste dal decreto Semplificazioni del 2020 – che implicano una maggiore attenzione alla tutela dei centri storici italiani. La Soprintendenza ha previsto per Bergamo una zona di rispetto che riguarda la Corsarola e le piazze limitrofe, dalla Cittadella a piazza Mercato delle Scarpe. Una «zona rossa» il cui obiettivo è preservare piazze, vie e monumenti di «eccezionale valore storico o artistico». Di fatto un rafforzamento, in alcune aree, delle tutele già in atto. Nelle zone indicate dehors, arredi urbani e installazioni artistiche potranno essere realizzati solo previa autorizzazione formale della Soprintendenza. «Sono in attesa di incontrarmi con la nuova amministrazione comunale, per sapere quali siano le loro intenzioni rispetto all’organizzazione di eventi e all’occupazione del centro storico. Sono fiducioso che insieme potremo lavorare bene», conclude il soprintendente Rinaldi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA