Cronaca / Bergamo Città
Domenica 06 Novembre 2022
Bergamo, richieste di aiuto per le bollette. «Molti chiedono di rateizzare»
L’allarme. L’assessore Messina: «Per tante famiglie aumenti insostenibili». I consumatori: le difficoltà colpiscono anche chi non ha mai avuto problemi.
Le difficoltà sono evidenti già oggi. Ma la vera «ondata», per quanto riguarda le richieste d’aiuto legate alle bollette, è attesa poco più avanti. Tra non molto, verosimilmente da dicembre in poi, quando si faranno i conti con le bollette dei mesi invernali.
Le più pesanti, di fronte all’impennata del gas che prosegue da alcuni mesi. «Dei segnali si notano già ora – osserva Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo –. Ai nostri servizi si stanno rivolgendo delle persone preoccupate per quello che avverrà nei prossimi mesi: hanno capito chiaramente che questo trend per loro sarà insostenibile. La nostra utenza è mediamente formata da famiglie che vivono in affitto e che hanno il problema di non riuscire a pagarlo: l’aumento costante delle bollette sarà per loro un ulteriore aggravio, difficile da sostenere. Proprio questa richiesta d’aiuto precoce permette però di conoscere in anticipo il fenomeno. Servono però risorse dal governo, per consentire anche ai Comuni di far fronte a questa nuova emergenza».
«Dei segnali si notano già ora – osserva Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo –. Ai nostri servizi si stanno rivolgendo delle persone preoccupate per quello che avverrà nei prossimi mesi: hanno capito chiaramente che questo trend per loro sarà insostenibile. La nostra utenza è mediamente formata da famiglie che vivono in affitto e che hanno il problema di non riuscire a pagarlo: l’aumento costante delle bollette sarà per loro un ulteriore aggravio, difficile da sostenere»
Un altro riferimento prezioso per orientarsi in questa «tempesta perfetta» è rappresentato dalle associazioni dei consumatori. «Le richieste di rateizzazione delle bollette sono in aumento, e più in generale crescono le richieste di aiuto su tutti gli ambiti legati alle bollette – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo –: i cambi di gestore, la verifica della correttezza delle bollette, l’applicazione delle agevolazioni messe in campo dal governo. Ci sono persone che hanno cambiato contratto da alcuni mesi e si vedono recapitare bollette con condizioni non concordate, dunque con aumenti significativi e certo non previsti quando avevano scelto di cambiare il contratto. Il problema è che il consumo di materia prima è ben poca cosa, rispetto a tutte le altre voci di cui sono sovraccaricate le bollette».
E di fronte a bollette pesantissime, come si fa a far quadrare i conti del bilancio familiare? «La rateizzazione è prevista da diverse norme, può essere richiesta a specifiche condizioni che variano anche a seconda dei gestori – spiega Busi –. Noi cerchiamo di concordare rateizzazioni che siano compatibili con la disponibilità economica del cliente. Perché alla fine la bolletta la si deve pagare, ma non può essere rateizzata in modalità che mettano ancora più in difficoltà l’utente. Le richieste sono comunque in aumento».
Il tema ovviamente è comune a tutta Italia: nella vicina provincia di Brescia, ad esempio, A2A lo scorso 21 agosto aveva già raggiunto (e superato) per il 2022 il numero di rateizzazioni che erano state invece concesse nell’intero 2021. «Sta cambiando anche la tipologia delle persone in difficoltà per le bollette – rileva Busi –. Negli anni scorsi si trattava di persone che avevano perso il lavoro, o con lavori molto precari. Oggi le difficoltà colpiscono anche persone senza questi problemi, persone mai toccate prima da queste criticità. Il numero complessivo di famiglie in difficoltà sta aumentando».
In attesa del freddo
La situazione resta delicata, e lo sarà ancor più nelle settimane a venire. «Per ora non riscontriamo una richiesta eccessiva di aiuti per il caro bollette – premette don Roberto Trussardi, direttore della Caritas di Bergamo –: ci aspettiamo però un incremento a breve, a partire da dicembre e più in generale con il freddo dell’inverno. Ottobre è stato un mese inaspettatamente caldo, dunque i consumi per il riscaldamento sono stati quasi nulli e le bollette sono perciò rimaste ancora contenute». Ma sul tema delle difficoltà economiche, della fragilità e del rischio di povertà, aggiunge don Trussardi, «dobbiamo essere pronti, dobbiamo essere “antenne” attente e sveglie a cogliere situazioni spesso nascoste e difficili da incontrare. Occorre essere perspicaci: il tema della povertà non riguarda solo il “povero della stazione”, ma anche tante situazioni nascoste».
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