Bergamo riceve l’«Eu Mission Label» per il Climate City Contract

IL RICONOSCIMENTO. Nelle intenzioni della Commissione Europea, faciliterà l’accesso a finanziamenti Ue, nazionali e regionali, pubblici e privati.

La città di Bergamo ha ricevuto la certificazione «Eu Mission Label» per il Climate City Contract, firmato il 5 aprile del 2024.

Un riconoscimento del completamento positivo del processo del Climate City Contract, strumento che - nelle intenzioni della Commissione Europea - faciliterà l’accesso a finanziamenti Ue, nazionali, regionali, ma anche privati, rafforzando fiducia nei progetti della città.

A Strasburgo

Apprezzata l’inclusione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici, in affiancamento a quelle di mitigazione

La cerimonia di consegna del «Mission Label Award» si svolgerà a margine del Summit dei sindaci europei, in programma a Strasburgo il 22 ottobre, alla presenza di Iliana Ivanova, commissaria per Innovazione, ricerca, cultura, istruzione e giovani. Il Comune di Bergamo sarà rappresentato dalla sindaca Elena Carnevali e dall’assessore all’Ambiente e alla transizione ecologica Oriana Ruzzini.

Per ottenere la «Eu Mission Label», il Climate City Contract è stato sottoposto a un approfondito controllo di completezza ed efficacia delle azioni proposte, effettuato dalla Mission Platform di NetZeroCities, ed è stato poi presentato alla Commissione Europea per la revisione.

Il Climate City Contract della città di Bergamo ha ottenuto una valutazione positiva per aver adottato un approccio scientifico per quantificare i benefici in termini di riduzione di gas climalteranti apportati dalle strategie messe in campo. Apprezzamenti anche per la metodologia di calcolo dell’inventario delle emissioni, come per le soluzioni per superare le attuali barriere che potrebbero rallentare il conseguimento degli obiettivi, ma anche l’inclusione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici, in affiancamento a quelle di mitigazione.

«L’impegno continua»

«Sono molto orgogliosa di questa certificazione», ha detto la sindaca Elena Carnevali. «Un lavoro - prosegue - che nasce con la precedente amministrazione, per cui ringrazio Giorgio Gori e l’allora assessore all’Ambiente Stefano Zenoni. Un riconoscimento che contavamo di ricevere, ma non rappresenta un traguardo finale. Al contrario, è ora che dobbiamo continuare a impegnarci per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica entro il 2030. Un dovere che abbiamo nei confronti del pianeta, ma anche per il benessere di chi lo abita».

«Risultato collettivo»

«Questo risultato è frutto di un grande lavoro collettivo. Della precedente amministrazione, che ringrazio, dai tecnici competenti del nostro assessorato giovane, dinamico e molto preparato. Ringrazio in particolare Stefano Zenoni, Ilaria Fumagalli e Ilaria Pezzotta, il responsabile ecologia Michele Stefini e il nostro dirigente Silvano Armellini. La valutazione ottenuta è di 100/100, vuol dire che il nostro progetto, oltre ad essere ambizioso, risponde a tutti i requisiti. È un privilegio lavorare in assessorato a questa sfida epocale e coordinare un lavoro di squadra per concretizzare le azioni previste dal piano. Sarà un grande onore andare a Strasburgo con la sindaca e sancire questo impegno per il clima e per l’ambiente da parte della nostra città».

Il Climate City Contract

Il Comune di Bergamo ha scelto di puntare sull’efficientamento di edifici comunali e privati, trasporto pubblico, comunità energetiche e teleriscaldamento

Si tratta di un patto per l’assunzione di responsabilità nella riduzione delle emissioni di CO2, da parte di soggetti pubblici e privati che vogliono partecipare alla sfida della transizione ecologica.

Bergamo fa parte delle 112 città scelte dall’Unione Europea per guidare la sfida della decarbonizzazione, con altri nove centri italiani: Bologna, Milano, Firenze, Padova, Torino, Parma, Roma, e Prato.

Il Comune di Bergamo ha scelto di puntare sull’efficientamento degli edifici comunali, con un ulteriore focus su quelli privati, sul trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, sulle comunità energetiche e sull’ampliamento della rete di teleriscaldamento.

Ad oggi hanno aderito 41 soggetti, imprese e realtà del territorio, enti pubblici e privati: Provincia di Bergamo, A2A, ATB Azienda Trasporti Bergamo, vi sono l’ASST Papa Giovanni XXIII, l’ASST Bergamo Est e l’ASST Bergamo Ovest; BergamoScienza, l’Istituto Mario Negri, l’ATS Bergamo, l’Ordine dei Medici, l’Università di Bergamo, Confindustria, Confcooperative, il Consorzio Sol.Co. Città Aperta, SACBO, SIAD, Legambiente, Fondazione Cariplo, Fondazione Comunità Bergamasca, Fondazione Casa Amica, Uniacque, Humanitas Gavazzeni; e poi imprese del settore privato, come Bemoa Srl, BRT Spa, Centro Servizi COESI, CERESS Srl, Consorzio SBAM, COSTIM, Different Solutions, Edison NEXT Spa, Zeliatech Srl, Esselunga, Fri-el Geo Srl, Legami Spa, Marlegno, SerCar Spa, SIMAP Srl, SuperUrbanity, Teal.Blue Srl, TEB, Verde21, W2W Solutions Italia.

Attraverso il portale comunedibergamo.forimpact.ai è possibile fare richiesta di adesione al Climate Ciy Contract presentando la propria organizzazione e le azioni che si intende implementare.

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