Bergamo punta a diventare «Città europea dello sport 2027». Esperti al lavoro

LA CANDIDATURA. Il Comune si muove per aggiudicarsi il titolo. Affidato servizio di consulenza alla Sg Plus, la domanda entro il 31 marzo.

Il Comune di Bergamo muove i primi passi per provare ad aggiudicarsi il titolo di Città europea dello Sport 2027 o, più correttamente, «European city of Sport 2027». La prima scadenza è il prossimo 31 marzo, termine per presentare il dossier, mentre a maggio in città è già attesa una Commissione dell’associazione no profit Aces Europe, con sede a Bruxelles, che verrà a sondare il campo incontrando anche le associazioni sportive del territorio.

Strategia di comunicazione

Intanto Palafrizzoni ha affidato il servizio di consulenza alla Sg Plus di Parma, società specializzata che, tra le varie attività, ha accompagnato alla vittoria la città di Padova, Capitale dello Sport nel 2023 (insieme ad altri Comuni, perché il titolo può essere riconosciuto a più città, a differenza della Capitale europea dello sport di Aces, che è solo una, per il 2025 ad esempio, è Tallinn). Con l’incarico (da 26.217,80 euro Iva inclusa) la società farà «servizio di assistenza, cooperazione e co-progettazione nello sviluppo di una strategia generale di comunicazione alla candidatura, comprese tutte le attività accessorie alla medesima, come la redazione del dossier di candidatura secondo i criteri di ammissibilità definiti da Aces Europa unitamente all’elaborazione grafica del documento».

Messina: «I temi alla base della nostra candidatura sono l’inclusività, la promozione della salute, del benessere, e dell’etica sportiva, l’impatto sociale, l’innovazione, la sostenibilità e il turismo sportivo con i suoi ritorni economici»

La società tradurrà e «impacchetterà» nel dossier gli indirizzi già definiti dalla Giunta: «I professionisti individuati stanno lavorando al documento che sarà presentato entro la fine del mese di marzo – spiega l’assessore allo Sport e Salute Marcella Messina –. I temi che abbiamo individuato, che stanno alla base della nostra candidatura, sono l’inclusività, la promozione della salute, del benessere, e dell’etica sportiva, l’impatto sociale, l’innovazione, la sostenibilità e il turismo sportivo con i suoi ritorni economici».

Nel caso in cui Bergamo sarà nominata Città europea della cultura 2027, si prospetta un anno speciale, «con tanti eventi all’insegna dello sport – afferma l’assessore Messina –. Vogliamo vivere lo sport a 360°, per il valore che porta nelle nostre comunità, dando risalto a tutte le realtà che ogni giorno si impegnano per valorizzare lo sport nelle sue molteplici dimensioni, che sia sport di base, agonistico, che aggrega, che coinvolge diverse fasce d’età».

La Capitale europea dello Sport

Dopo la Capitale della Cultura nel 2023, Palafrizzoni si lancia quindi in una nuova avventura, come annunciato nella delibera di Giunta dello scorso anno, che inseriva la candidatura negli obiettivi di mandato, insieme «alla promozione dello sport e dell’attività fisica, sia attraverso la prosecuzione e completamento del piano di rinnovo delle strutture sportive messo in atto dalla precedente amministrazione sia promuovendo lo sport garantendone l’inclusività e l’accessibilità».

Bergamo si candida a Città europea dello sport e non a Capitale per il numero di residenti, questo prevede il regolamento Aces, che ha istituito il riconoscimento 25 anni fa, per «promuovere lo sport per tutti, pilastro fondamentale per la salute e il benessere» spiega l’associazione che collabora con i Comitati olimpici (l’idea della Capitale europea dello Sport è nata nel 1998 a Madrid per supportare la candidatura olimpica per il 2012). Quest’anno il titolo di Capitale è nelle mani di Tallinn, nel 2026 sarà Napoli, mentre nel 2027 Saragozza. Le Città europee dello Sport sono diverse nel 2025, da Toledo in Spagna a Tiblisi in Georgia, passando per Jesolo e Strasburgo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA