Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 24 Marzo 2023
Bergamo, oltre due milioni contro il disagio psichiatrico
Gli aiuti. Riconfermati i fondi del 2022, ma i bisogni sono sempre più pressanti. Oltre 2,1 milioni di euro per progetti dedicati alla neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza e alla salute mentale in Bergamasca.
Oltre 2,1 milioni di euro per progetti dedicati alla neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza e alla salute mentale in Bergamasca. La Regione ha ripartito anche per il 2023 un «pacchetto» di fondi su questi temi, per «la strutturazione di progettazioni ad hoc a supporto dell’attività ordinaria dei Cps (Centri psico sociali) e delle Uonpia (Unità operative di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza)». Nel dettaglio, i fondi sono così suddivisi: 563.500 euro per il progetto «L’adolescente con psicopatologia complessa: interventi preventivi, percorsi clinici e di rete dall’acuzie all’intervento ambulatoriale integrato» e 636.500 euro per il progetto «Disabilità complessa: intervento ambulatoriale e lavoro di rete-La complessità nell’approccio ai disturbi del neurosviluppo e disabilità gravi», entrambi legati all’area della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (1,2 milioni di stanziamento totale).
Si aggiungono poi le risorse per i seguenti programmi di salute mentale: «Individuazione e trattamento dei disturbi psichici gravi negli adolescenti» (165.200 euro), «La psichiatria incontra la medicina di base» (123.400), «Nuove risposte per bisogni psichiatrici emergenti» (139.320), «Intercettazione, cura e riabilitazione precoce degli esordi psicopatologici e del disagio adolescenziale e della giovane età adulta» (188.616 euro), «Identificazione e trattamento precoce della depressione peripartum» (30.230 euro), «Prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi psichici negli adolescenti e nei giovani adulti» (219.034 euro) e «Famiglie per la salute mentale» (49.963 euro), per un totale di 915.763 euro dedicati alle progettualità di quest’area.
«La replicabilità di queste progettazioni – spiega Giuseppe Matozzo, direttore sanitario dell’Ats di Bergamo – si è resa necessaria a fronte di dati che hanno messo in evidenza l’opportunità aggiuntiva trattamentale allo standard dei servizi, in risposta a un bisogno rilevato sempre più pressante per il target di riferimento». I progetti di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza saranno attuati dalle Asst bergamasche, mentre i programmi destinati alla psichiatria vedranno anche la partecipazione di enti privati.
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