Bergamo, l’area ex Ismes rinasce con 60 appartamenti: «Lavori in partenza»

IL PROGETTO. Svolta per la riqualificazione dell’area dismessa in viale Giulio Cesare. Il costruttore: il cantiere inizierà entro la fine del mese. Con gli alloggi una piazza e piste ciclopedonali. L’operatore realizzerà anche un parcheggio pubblico in struttura per circa 50 auto.

Le immagini delle «vasche» colme d’acqua diventate approdo per i germani sono girate nelle scorse settimane, così come le lamentele dei residenti di via Ponte Pietra e dintorni, stanchi dei disagi (soprattutto in estate, con i ristagni d’acqua ad attirare insetti e fauna urbana) e di vedere fermi i lavori di rigenerazione nell’area ex Ismes di viale Giulio Cesare.

A sollecitare il Comune di Bergamo con un’interrogazione sul tema in Consiglio comunale anche il consigliere della Lega Alberto Ribolla, con una denuncia sullo stato di apparente abbandono del cantiere. I tempi sono però maturi, «i lavori inizieranno entro la fine del mese, al massimo i primi di marzo», assicura Claudio Giupponi, della società promotrice dell’intervento immobiliare. Previsti tre nuovi «blocchi» per circa 60 appartamenti, intervento che porta, come risvolti pubblici, una piazzetta su viale Giulio Cesare e una rete ciclopedonale attorno al comparto.

La demolizione del fu Istituto sperimentale modelli e strutture (Ismes, chiuso nel 1988) risale al 2021, seguita dalla bonifica del terreno. I lavori sarebbero dovuti partire una volta terminate le operazioni di «pulizia» dell’area, con i nuovi edifici pronti entro la fine del 2024. Dopo il ritardo accumulato, una svolta è attesa per fine mese: «Abbiamo diverse partite aperte e abbiamo preferito aspettare qualche mese per non andare a sovrapporci con il cantiere della Teb 2, che confina con la nostra area – spiega ancora Giupponi –. Nel frattempo abbiamo concluso l’iter burocratico, depositando tutta la documentazione necessaria, compresa l’istanza per l’inizio lavori, lo scorso gennaio, presso il Comune di Bergamo. Contiamo di partire e di procedere velocemente, anche perché le operazioni di bonifica sono terminate, quindi si può avviare il cantiere per le future residenze. Per vedere terminato l’intervento, ci vorranno circa due anni e mezzo». «I permessi di costruire sono stati rilasciati, l’iter si è concluso – conferma l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini –. Sta ora all’operatore avviare il cantiere».

L’intervento

Il sito, di diceva, è abbandonato dagli anni Ottanta, un primo piano veniva presentato nel 2009, ma con la crisi fu un nulla di fatto. Il nuovo progetto è stato annunciato nel 2019 e dopo aver superato tutti i passaggi autorizzativi, con qualche rallentamento ora sembra pronto a decollare. Con l’intervento saranno riqualificati due fronti: viale Giulio Cesare, a pochi metri dalla ex Reggiani, e via Ponte Pietra, davanti alle trafilerie Mazzoleni. Il piano prevede 6mila metri quadrati di superficie lorda di pavimento, il 25% in meno rispetto a quanto concesso dal Pgt (circa 8mila metri quadri). In tutto tre «blocchi», per circa 60 appartamenti, un intervento progettato dallo studio di architettura Facchinetti & Partners.

L’operazione genera un milione e mezzo di euro circa in oneri di urbanizzazione a favore del Comube

L’operazione genera un milione e mezzo di euro circa in oneri di urbanizzazione a favore di Palafrizzoni. Il ritorno pubblico si traduce in una nuova piazza con affaccio su viale Giulio Cesare, un collegamento ciclopedonale tra viale Giulio Cesare e via Ponte Pietra, un secondo percorso tra viale Giulio Cesare e via Legrenzi.

L’operatore realizzerà infine un parcheggio pubblico in struttura (con accesso da lato via Ponte Pietra) per circa 50 auto

Particolare attenzione è stata posta sul tema sicurezza, con un miglioramento della viabilità e degli attraversamenti pedonali in zona, come era stato chiesto in Consiglio comunale in sede di votazione del piano attuativo in variante. Nel 2019 infatti, su viale Giulio Cesare, proprio davanti ad uno dei futuri ingressi del comparto, una donna venne investita mortalmente da un’auto. L’operatore realizzerà infine un parcheggio pubblico in struttura (con accesso da lato via Ponte Pietra) per circa 50 auto (la necessità di recuperare posti auto è un altro tema su cui il quartiere ha insistito).

T2, fermata sul lato nord

Gli standard sono stati pensati a servizio della futura tramvia della Valle Brembana (T2), in corso di realizzazione, con una fermata sul lato nord dell’area ex Ismes. Proprio la scorsa estate, al confine con il cantiere, la società Tranvie elettriche bergamasche è intervenuta sul ponte di viale Giulio Cesare, allargando le «spalle» per adeguarle al doppio binario della nuova tranvia. Con l’intervento sull’ex Ismes dal Pgt viene quindi depennata un’altra area ex produttiva da rigenerare. Ora la palla passa all’insediamento che gli è dirimpettaio, la ex Reggiani, uno dei più grandi ambiti di trasformazione rimasti insieme a Porta Sud e all’ex Gres.

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