Bergamo Historic Gran Prix, folla per le auto d’epoca in Città Alta - Foto e video

MURA VENETE. In mattinata la punzonatura di 80 auto e 70 moto in piazza della Cittadella e poi la gara per le vie di Bergamo. Previste 20 mila persone.

Saranno almeno ventimila le persone – queste le stime – che parteciperanno nella giornata di domenica 26 maggio sulle Mura venete di Città Alta alla ventesima edizione del «Bergamo Historic Gran Prix», la manifestazione all’insegna dei motori nata nel 2004 come rievocazione storica del Gp di Bergamo, che vide trionfare nel 1935 Tazio Nuvolari insieme all’Alfa Romeo P3.

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La manifestazione è iniziata alle 10 con la punzonatura delle 80 auto e delle 70 moto iscritte in piazza della Cittadella. Dopo le premiazioni del «Bergamo Historic Gran Prix», dalle 13.30 ha preso il via la prima delle sei manche, dedicata alla Moto Gp, previste sul circuito di circa 3 chilometri, con inizio in piazza della Cittadella.

«Come storia, è l’evento motoristico di Bergamo in assoluto, soprattutto come circuito. Riuscire a organizzarlo è una grande soddisfazione, anche perché si svolge in una location come le Mura Venete, patrimonio dell’Unesco, messe a disposizione per una manifestazione così importante». Così l’organizzatore della kermesse, Simone Tacconi.

Dopo le premiazioni agli ospiti - tra cui Alessandro “Ciro” De Petri, che in passato ha partecipato a numerosi Rally Dakar, ha vinto due Rally di Tunisia e tre Rally dei Faraoni - e ad alcune delle vetture iscritte, il «Bergamo Historic Gran Prix» è entrato nel vivo con le prime tre manche, dedicate alla Moto Gp, alle Formula 1/monoposto Anteguerra e alle Gts, quest’ultime con partenza old style «Le Mans». Grande entusiasmo alla partenza del circuito, che dalla piazza della Cittadella, in senso orario, percorre la porta del Pantano scendendo dalla Boccola, il lungo rettilineo fino alla chiesa di Sant’Agostino e, passata l’impegnativa curva con cambio di pendenza, la salita dell’imponente viale delle Mura - che offre un panorama mozzafiato di Bergamo bassa - poi la chicane della porta San Giacomo, ancora un rettifilo e l’arrivo al traguardo.

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