Bergamo, cordoglio per la morte prematura dell’architetto Silvia Pennacchio

IL LUTTO . Si è spenta a 57 anni per un male che le era stato diagnosticato un anno e mezzo fa. I funerali oggi, 19 maggio, alle 15 nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna. «Perdiamo una persona speciale e generosa, apprezzata per le sue doti umane e professionali».

«Perdiamo una persona speciale e generosa». Silvia Paola Pennacchio è mancata mercoledì all’alba dopo aver lottato fino all’ultimo momento contro un male aggressivo, che le era stato diagnosticato un anno e mezzo fa. La sua scomparsa, a soli 57 anni, ha lasciato senza parole tutti coloro che nel tempo hanno potuto apprezzarne le grandi capacità, insieme alle qualità umane. Originaria del Villaggio degli Sposi, come il marito Lorenzo Cavallini, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano, proseguendo poi come professionista molto apprezzata sia nel campo delle ristrutturazioni interne che come designer di articoli industriali.

«Mia moglie ha affrontato la malattia con una dignità meravigliosa e ha combattuto con grandissima forza – ricorda commosso il marito Lorenzo Cavallini, commercialista –. Siamo cresciuti nello stesso quartiere e ci siamo conosciuti frequentando la Messa serale nella chiesa dei Domenicani in San Bartolomeo. Silvia era veramente una persona speciale – prosegue il marito –. Metteva passione in tutto quello che faceva ed era dotata di grande armonia e finezza. Un’anima pura e cristallina come i suoi occhi».

«Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini creando relazioni autentiche con mia moglie, unendo sensibilità, professionalità, intelligenza, garbo e una delicatezza infinita»

Dalla felice unione è nata Cecilia, che frequenta il liceo scientifico Mascheroni. La famiglia, che abita in via Scotti, è stata sommersa di telefonate, telegrammi e partecipazioni al lutto. « Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini creando relazioni autentiche con mia moglie, unendo sensibilità, professionalità, intelligenza, garbo e una delicatezza infinita». La famiglia Cavallini è molto conosciuta anche per il forte legame con il Patronato San Vincenzo. Il papà di Lorenzo, Mario Cavallini, è stato presidente degli ex allievi, mentre il fratello Francesco è padre gesuita a Palermo. «Per noi don Bepo Vavassori è come un nonno – confessa Lorenzo Cavallini -. Mio padre è cresciuto con lui e nel giorno della sua morte mia mamma mi è venuta incontro a scuola sotto la pioggia con le lacrime agli occhi». La salma di Silvia Pennacchio è composta nella chiesa dell’oratorio dell’Immacolata, i funerali si svolgeranno oggi venerdì 19 maggio alle 15 nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna.

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