Bergamo: in arrivo 31 nuove telecamere, ma 95 su 526 sono oscurate o guaste

SICUREZZA. Giovedì in Prefettura siglato il «patto» con il Comune: si salirà a 200 punti di osservazione. Di questi, 54 necessitano però di manutenzione: i filmati si rivelano così inutili in caso di indagini.

La notizia positiva è che i «punti di osservazione» della videosorveglianza cittadina saliranno presto a quota duecento. Quella negativa è che degli attuali 169 impianti, ben 54 – dunque uno ogni tre – hanno problemi: guasti, piante che ne oscurano la vista, visuale sfocata. Nel dettaglio, attualmente le singole telecamere comunali sono 526 (perché ogni «punto di osservazione» ne può gestire anche tre o quattro), ma ben 95 di queste sono di fatto inutili e le loro riprese inutilizzabili.

Qui il servizio di Bergamo Tv, realizzato da Paola Abrate:

Sicurezza a Bergamo: entro fine anno cinque telecamere in punti critici del centro. Video di www.bergamotv.it

Un problema non da poco quando si verificano episodi di criminalità – scippi, furti, rapine, spaccio – e le forze dell’ordine necessitano di visionare i filmati. E che si trovano invece a osservare un ramo, delle foglie, immagini non a fuoco.

Le telecamere guaste o oscurate in città

Per citare alcuni casi, in via San Lazzaro, all’angolo con via Manzù, al Triangolo, delle quattro telecamere dell’impianto, una è puntata su un albero. Stessa situazione alla Malpensata: delle quattro telecamere del parco, una ha una pianta davanti. Lo stesso in via Daste e Spalenga: una delle 4 telecamere inquadra inutilmente un albero. Analoghe situazioni si registrano un po’ in tutta la città, con guasti e filmati inutilizzabili in punti anche nevralgici sul fronte della sicurezza.

Per citarne alcuni: l’incrocio tra via Quarenghi e via Paleocapa, in una zona spesso epicentro dello spaccio; via San Tomaso, proprio di fronte alla Gamec; la rotatoria tra viale Muraine e via Cesare Battisti, in passato teatro degli scontri tra gli ultrà; ma anche via Moroni, in un punto non lontano dal largo Cinque vie e da piazza Pontida, praticamente nel cuore della città. A questo si aggiunge il fatto che il software di gestione dell’impianto – visionabile dalla polizia locale e dalle forze dell’ordine – necessita di un intervento di aggiornamento.

Il potenziamento della videosorveglianza

Problemi comunque noti in Comune e per i quali verrà prevista una soluzione che possa portare alla totale efficienza di un sistema di videosorveglianza importante e che rappresenta un fondamentale tassello sul fronte della sicurezza in città. Non a caso il Comune ha deciso di

Il Comune di Bergamo ha deciso di posizionare 31 nuove telecamere passando dalle attuali 169 a 200

incrementare, per l’appunto, il numero dei punti di osservazione, che saliranno dagli attuali 169 a 200, con l’attivazione di 31 nuovi. «Si tratta della conferma di quanto previsto nel programma elettorale – evidenzia l’assessore alla Sicurezza, Giacomo Angeloni –: avevamo promesso 25 impianti con telecamere nuovi ogni anno e quest’anno ne installeremo di più, appunto 31, con uno stanziamento di 550mila euro. Le richieste dell’Osservatorio della sicurezza nei quartieri sono consistenti: un centinaio i punti indicati come potenziali zone dove installare nuove telecamere».

Sottoscritto un patto per la sicurezza urbana

Giovedì il tema della videosorveglianza è stato affrontato anche dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: il prefetto Luca Rotondi e la sindaca Elena Carnevali – alla presenza del questore Andrea Valentino e dei comandanti provinciali di carabinieri e Finanza, i colonnelli Salvatore Sauco e Giovanni Fontana – hanno sottoscritto il «Patto per l’attuazione della sicurezza urbana», che prevede l’attivazione in Prefettura di una «cabina di regia» formata da forze dell’ordine e polizia locale che ogni sei mesi monitori l’attuazione del piano. Il cui obiettivo è «migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini» e garantire più coordinamento tra le forze dell’ordine e la polizia locale.

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